"Tu ti ritieni un uomo sano di mente, né masochista né sadico: insomma, fondamentalmente, una persona equilibrata.
Adesso ti farò una domanda e tu vedi di rispondere sinceramente.
Fra te e te, in tutta onestà, ti piacerebbe (senza esserne costretto) accogliere in casa tua una persona:
-sconosciuta
-irresponsabile
-egoista
-non autosufficiente
-urlante
-incapace di parlare
-incontinente
-senza scrupoli?
E bada bene che non si tratterebbe solo di ospitarla, ma anche di accudirla continuamente. E senza ricevere in cambio né denaro né riconoscenza. Allora (la tua risposta resterà fra di noi), ti piacerebbe?
Al di là di ipocrisie e di buoni propositi, la tua risposta è certamente stata: "No! Neanche per idea".
È la stessa risposta che darebbe più o meno chiunque.
Sappiamo bene che esistono i missionari, i boy-scout, i santi laici: uomini e donne ammirevoli, capaci di continui atti di abnegazione quotidiana.
Lo sappiamo. Ma tu, io, noi e la maggioranza della gente non siamo così disponibili e così generosi.
Non per questo siamo mostri di insensibilità: siamo infatti dispostissimi a fare dei sacrifici per il bene degli altri. Ma sappiamo anche che a tutto c'è, almeno per noi, un limite. Non ci passerebbe perciò per la testa di metterci in casa la persona sconosciuta/irresponsabile/egoista ecc di cui ti parlavo prima.
Eppure, di buon grado e con entusiasmo, uomini sani di mente ed equilibrati fanno di continuo, una cosa del genere: progettano e realizzano figli."
Luciano Comida: Padri pentiti
Campanotto Editore, Pasian di Prato - 2000
pag. 13
catalogazione: G P1