"Il primo e naturale risultato dell'applicazione alla politica dei metodi scientifici consistette, come mise in luce Fontenelle, nell'insistente affermazione secondo cui la politica si doveva basare sul metodo induttivo, sull'informazione e sul raccoglimento di dati concreti e sulla statistica. Fontenelle sottolinea, per esempio, che il capo dello stato deve studiare il suo paese così come farebbe uno studioso di geografia o uno scienziato. Egli riferisce, con approvazione, come Vauban, il giovane ingegnere militare, uno dei critici di Luigi XIV, percorse la Francia in lungo e in largo, raccogliendo dati, osservando personalmente le condizioni reali del paese, studiando la situazione commerciale e le sue possibilità, e facendosi una conoscenza delle varietà delle condizioni locali. Vauban, afferma Fontenelle, ha contribuito più di ogni altro a portare la matematica dallo studio dei cieli alla terra e a far sì che essa fosse applicata a diversi campi di utilità pratica."
Herbert Butterfield: Le origini della scienza moderna
Il Mulino, Bologna - 1998
traduzione di Alberto Izzo
pag. 201
catalogazione: libreria di fianco al divano