"Il mio autista è morto da poco. E pensare che l'avevo conosciuto bambino. Rimpiango la sua discrezione, il suo stile, la sua eleganza. Mi manca quell'inchino appena accennato nell'aprirmi lo sportello, quella sua livrea impeccabile, il suo modo di appaiare i guanti con un lieve schiocco. Ho nostalgia della sua nuca, del suo mite sguardo riflesso nello specchietto, del suo taglio di capelli, persino.
Mai che abbia udito, in tanti anni che era al mio servizio, uno stridio di gomme, mai che abbia potuto incolparlo di aver sprecato una sola molecola di ferodo. Era la perfetta simbiosi tra meccanica e fisiologia. Era la dolcezza fatta guida."
Paolo Maurensig: Canone inverso
Mondadori, Milano - 1996
pag. 165
catalogazione: G P3