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lunedì 23 novembre 2009

Cervelle au Beurre noir

“Cervelle au Beurre noir. - Escaloper les cervelle, les dresser en turban sur un plan rond et disposer au milieu les amourettes tronçonnées. Assaisonner de sel et de poivre; couvrir avec 150 grammes de Beurre noir additionné de 25 grammes de feuilles de persil jetées dans le beurre au dernier moment; completer par un filet de vinaigre passé dans la poêle brûlante.”

Auguste Escoffier: Le Guide culinaire
Flammarion, Paris - 1993
pag. 417

catalogazione: scaffale dietro il computer


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lunedì 16 novembre 2009

melanzane a funghetto

"Adoperate una grossa melanzana per persona. Tagliare a cubetti, metterla in terrina, cospargerla di sale grosso. Lasciare per un'ora, lavare poi a grand'acqua, fare asciugare e friggere in poco olio. Aggiungere prezzemolo tritato, sale, pepe e gocce di limone e servire. Ottimo condimento per preparazione di varie pietanze."

Gennaro Ciaburri: Cucina vegetariana
Biblioteca Universale Rizzoli, Milano - 1987
pagg. 91-92

catalogazione: libreria di fronte al computer
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domenica 1 novembre 2009

cacio c'acitu

"Coniglio dell'argentiere (cacio c'acitu)

Leopardi nella tana del coniglio (Stelio Ricciardi)

Come nella tragedia greca l'atto fatale non avviene mai sulla scena, così nelle ricette dell'immaginario non si vedrà mai l'ingrediente protagonista, esso farà sentire la sua presenza solo attraverso il profumo, il sapore, il ricordo, la forma, la finzione e la fantasia.

Si racconta di un argentiere siciliano che essendo andato in disgrazia aveva difficoltà a mantenere lo stesso tenore di vita del glorioso passato. La moglie, donna intelligente e creativa, risolse il problema con un piatto che spandeva nell'aria uno straordinario profumo di coniglio con lo scopo preciso di colpire le narici dei vicini. L'aria si nobilitava di accattivanti e coniglieschi effluvi che toglievano agli interessati più prossimi il dubbio sulla situazione finanziaria del nostro argentiere. Nell'assolata Trinacria il tenore alimentare ha sempre indicato il livello di benessere della famiglia.

Il coniglio è status symbol elevato e anche se finto rassicura i vicini e assicura la cena inducendo col suo profumo al languore che sa di adescamento."

Mariano Pane: L'immaginario è servito
con versi di Stelio Ricciardi
casa editrice Fausto Fiorentino, Napoli - 1995
pag. 117

catalogazione: libreria davanti al computer
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venerdì 29 maggio 2009

pesce 'programmabile' e pesce 'casuale'

"Il pesce d'acqua dolce, compreso lo storione per alcune aree geografiche (Arno e Po) era 'programmabile', il pesce d'acqua di mare era sempre 'casuale', anche quando la stagione lo rendeva relativamente frequente. Il cuoco del 'signore' e quello della taverna erano legati alla programmazione imposta dal venerdì, dal sabato, dall'avvento e dalla quaresima, ma non potevano 'prevedere' la cattura del pesce di mare di qualità, degno del signore; potevano invece prevedere la fornitura di un pesce d'acqua dolce.

Il caso dei gamberi è esemplare. Se l'Adriatico o il Baltico permettevano la pesca dello
scampo (che non a caso si chiama Nephros norvegicus), gli strumenti a disposizione non raggiungevano l'habitat dei gamberi e tanto meno degli scampi del Tirreno (che abitano oltre i 200 e più metri di fondo). Questo tipo di pesca si è reso possibile grazie all'acciaio, al nylon ed alla trazione meccanica: i primi scampi del Tirreno sono stati scoperti nel 1925. I primi gamberi rossi furono pescati nel 1930. I gamberi di fiume erano invece pescabili con le mani nei fiumi e nei torrenti ed erano i gamberi raffigurati nei vari tacuina sanitatis del Medioevo, tant'è che si chiamano scientificamente gamberi; quelli di mare appartengono ad altre famiglie ed hanno altri nomi, salvo uno, l'astice o longobardo o lubrigante oppure homard, insomma l'Homarus gammarus."

Giovanni Rebora: La civiltà della forchetta
editori Laterza, Bari - 2000
pagg. 68-69

catalogazione: libreria di fronte al computer
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sabato 23 maggio 2009

al desco... lesinando

"Lode allora alla frutta, comprata 'mai sul principio de' tempi loro...' ma 'su la metà de la stagione, quando si vendono a peso per ogni cantone e allora serviranno comodamente per companatico: non si proibisce però, in qualsivoglia tempo, per non alterare l'amicizia, il mangiare in quantità e l'empirne anco il fazzoletto in conversazione nella vigna di un amico'. E soprattutto largo al digiuno e lode alle insalate, purché selvatiche e raccolte nei campi...'"

Adriano Freri: La cucina taccagna
Diakronia, Vigevano - 1995

pag. 18


catalogazione: libreria dietro il computer

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domenica 5 aprile 2009

pane amore e fantasia

"PANE CON LE CASTAGNE
300 gr. di farina
300 gr. di castagne cotte e sbucciate
100 gr. di latte
200 gr. di acqua
30 gr. di lievito
sale q.b.

Passare le castagne ma non finissimamente. Aggiungere gli altri ingredienti mescolandoli e assemblandoli. Fare una palla liscia e metterla a lievitare per un'ora coperta da uno tovagliolo.
Suddividere l'impasto in 8 porzioni. Lavorare ogni porzione formando dei panini rotondi e lasciarli lievitare ancora un'ora. Cuocere in forno a 180/200 gradi per 30 minuti circa.Il pane di castagne si adatta al dolce e al salato: è buono con patè casalinghi o, in alternativa, in cioccolate calde.

AAVV: Il buon profumo del pane
edito da Bimby - Worwerk - 2000
pag. 36

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mercoledì 4 marzo 2009

l'equivalente gentile della cipolla

"Anche in questo caso, sembra che la Natura si sia divertita a metterci a disposizione, accanto a un vegetale di sapore molto deciso e di forte consumo — la cipolla — una specie di equivalente ingentilito, adatto per dare il profumo senza insistere troppo sulle 'componenti volatili'.

Ben lo sanno i cuochi francesi di qualità, pronti a sostituire la volgare cipolla con la più leggera ciboulette. Per merito loro, l'erba cipollina fa parte del gruppo delle fines herbes, da usare nella omelette e nella salsa verde. È un'era che non si trova facilmente dall'ortolano, ma vale la pena di cercarla, magari nei negozi di lusso."

Vera Rossi: Cento ricette con le erbe buone
G. C. Sansoni, Firenze - 1974
pag. 48

catalogazione: libreria di fianco al computer
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venerdì 23 gennaio 2009

a tavola con Goethe

"Salsa verde di Francoforte
Tritate finemente 2 manciate di erbe fresche: tarassaco, ortica, crescione, acetosella, borragine, prezzemolo, erba cipollina, aneto, sedano montano. Unite 2 uova sode tagliate a dadini e 1 cipolla tritata. Aggiungete delicatamente la seguente salsa: 1 bicchiere di yogurt, insaporito a piacere con sale, pepe, succo e scorza di mezzo limone.
Servite con patate appena lessate (nella buccia), o con manzo lesso o pesce.
Era il piatto preferito di Goethe.
Ai tempi di Goethe, invece dello yogurt si usava una salsa a base di senape."

Walther Schoenenberger: Sani con succhi di piante
Sperling & Kupfer editori, Milano - 1979
traduzione di Dagmar Ettorre
pag. 114

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domenica 18 gennaio 2009

soupe piquante au poulet et au maïs

"Pour 6 personnes.

Préparation 10 minutes - cuisson 20 minutes

2 c. s. d'huile d'olive
340 g de blancs de poulet
1 oignon rouge moyen (170 g), finement haché
1 c. s. de farine
1,5 l de bouillon de volaille
500 ml de jus de tomate
420 g de maïs en boîte, égoutté
2 piments rouges, épépinés et finement hachés
¼ de tasse de coriandre

1. Faites chauffer la moitié de l'huile dans une grande casserole. Faites ensuites cuire le poulet jusqu'à ce qu'il soit bien cuit. Une fois le poulet refroidi, coupez-le en petits dés.

2. Dans la même casserole, faites chauffer le reste d'huile et faites revenir l'oignon, en remuant, jusqu'à ce qu'il soit tendre. Ajoutez la farine et remuez jusqu'à ce que le mélange fasse des petits bouillons et épaississe. Versez progressivement le bouillon et le jus de tomate. Poursuivez la cuisson, en remuant, jusqu'à ce que la soupe épaississe.

3. Ajoutez le poulet, le maïs et les piments. Remuez sur le feu jusqu'à ce que la soupe soit bien chaude. Au moment de servir, ajoutez le coriandre."

Soupes
Marabout Chefs, Paris - 2001
traduzione dall'inglese di Francine Rey e Élisabeth Boyer
pag. 70

catalogazione: libreria dietro al computer
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domenica 11 gennaio 2009

pollo fritto = cibo per chi ha bisogno di compagnia

"Ma dire pollo fritto, lo so per certo, è dire poco. Dalle valanghe di cosce dorate del Kentucky Fried Chicken, fino ai grossi e scuri pezzi di pollo della cucina toscana e fino ai tanti pezzettini gialli della cucina cinese, il pollo fritto non somiglia mai a se stesso. Più di ogni altra pietanza, questo piatto internazionale subisce infinite variazioni di ricetta, offrendosi ogni volta diverso a chi, viaggiando, ne ha accettato ogni volta l'invito. Grosso, ossuto e di color marroncino; dosossato e avvolto in grandi cortecce di pangrattato; a pezzi minutissimi in pastella dorata; avvolto di maizena e di semplice chiara d'uovo; fritto senza nulla, e condito in salsa di ostriche; passato e ripassato in uovo in uovo, farina e ancora uovo; immerso in salsa tartara, nel solo limone, nella maionese, e perfino (ahimé) nel ketchup. Queste alcune delle più conosciute fogge del pollo fritto, che varia a seconda delle latitudini e delle razze, come gli abiti o i copricapi, mantenendo intatta la sua natura di cibo appetitoso, non semplice da preparare, perfetto per chi ha bisogno di compagnia."

Simone Perotti: Zenzero e nuvole
edizioni Theoria, Roma/Napoli - 1995

pagg. 74-75


catalogazione: libreria dietro al computer

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domenica 21 dicembre 2008

focaccia with pancetta

"Follow the recipe on the previous page, omitting the rosemary and sea salt.
During the first rising, grill the pancetta or bacon, discarding any rind and small pieces of bone. Drain and cool on kitchen paper, then chop finely and sprinkle with coarsely ground black pepper.

Knock back the risen dough and knead in the pancetta or bacon. Roll out the dough to fit the tin, then proceed as in the main recipe, drizzling with olive oil to fill the dimples and sprinking with sea salt and coarsely ground black pepper. Bake, then cool, as in the main recipe."

Linda Collister: Flavored breads
Ryland Peter & Small, London - 1997

Photography by Patrice de Villiers

pag. 16


catalogazione: la libreria in cucina della Titta, della quale siamo ospiti a Londra
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giovedì 27 novembre 2008

spaghetti di riso con astice

"1. Lasciare la pasta in abbondante acqua bollente, fino a quando si ammorbidisce. Scolarla, sgocciolarla bene e sciacquarla con acqua fredda.
2.
Riscaldare nel wok il brodo di astice, il succo di zenzero, la salsa di soia e il pepe limonato. Cuocervi la pasta a fuoco medio per 3-5 minuti.
3. Aggiungere la polpa di astice e riscaldare. Sbattere le uova e incorporarle lentamente alla pasta. Lasciare riposare a fuoco medio per circa 1 minuto e mescolare con cura. Distribuire la zuppa nelle scodelline e servire.

PER 4 PERSONE
150 g di spaghetti di riso
750 ml di brodo di astice (confezionato)

2-3 cucchiai di salsa di soia

un po' di pepe limonato

300 g di astice

2 uova

TEMPO DI PREPARAZIONE
c. 20 minuti 570 kcal/2396 kj"

Wok - Cucina asiatica: ricette per tutti i giorni
Neumann & Göbel Verlagsgesellschaft, Colonia

traduzione dal tedesco a cura di Ariberto S.r.l.

pag 41

catalogazione: libreria dietro il computer

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domenica 5 ottobre 2008

Lyettes & Passions

"«Ce sont des friandises qui ne peuvent que plaire aux amateurs du chocolat.

Le sucre crustillant développe le goût du chocolat noir qui garde son amertume mais se trouve adouci. Personellement, je ne saurais pas dire laquelle des deux je préfère. Selon l'heure de la journée, je choisis l'une ou l'autre et l'impression qu'elles produisent en craquant dans la bouche, tout comme les saveurs qu'elles dégagent, ne sont pas du tout les mêmes.»

Jean-Paul Hévin
Chocolatier à Paris"
T. Deseine, R. Durand, N. Richer, J.-L. Bloch-Lainé: La Prasline de Montargis
Éditions Herscher, Paris - 2002
pag. 98

catalogazione: libreria dietro al computer
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sabato 30 agosto 2008

ristorante informale

"Il Prune è un ristorante informale, caldo e accogliente, invitante, con una piccola cucina a vista, pochi tavoli apparecchiati in modo semplice e un antico banco di zinco che funge da bar. Il menu è sentimentalismo puro, autentico, che si esprime con piatti profondamente onesti, genuini, legati ai ricordi della sua infanzia... e di quella che probabilmente avrebbe voluto avere.

I fazzoletti di pasta con uova in camicia, il prosciutto francese e il burro bruno provengono direttamente dal passato di Gabrielle. Gli ossibuchi arrosto con insalata di prezzemolo (il mio piatto preferito in assoluto) sono presi in prestito dal menu di St. John di Fergus Henderson, a Londra (Gabrielle è stata così gentile da telefonargli e dirgli che si sarebbe 'appropriata' del suo piatto)."

Anthony Bourdain: Avventure agrodolci
Giangiacomo Feltrinelli editore, Milano - 2006

traduzione di Valeria Bastia e Maurizio Migliaccio
pag. 93


catalogazione: in giro per casa

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sabato 14 giugno 2008

Darroze - Domaine de Saint Aubin, 1974

"L'entrata in bocca è nervosa e preclude una vera esplosione di un corredo di spezie che dura fino alla fine, chiaramente pepato e con note pronunciate di liquirizia. Assemblaggio con il 70% di bacco, risulta un Armagnac potente, energico e strutturato."

AA.VV.: I distillati
Edizioni Gribaudo, Savigliano - 2005

volume primo, pag. 107


catalogazione: libreria di fronte al divano
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giovedì 12 giugno 2008

piacevoli fatiche

"Due sono le funzioni principali della vita: la nutrizione e la propagazione della specie; a coloro quindi che, rivolgendo la mente a questi due bisogni dell'esistenza, li studiano e suggeriscono norme onde vengano sodisfatti nel miglior modo possibile, per render meno triste la vita stessa, e per giovare all'umanità, sia lecito sperare che questa umanità, pur se non apprezza le loro fatiche, sia almeno prodiga di un benigno compatimento."



Pellegrino Artusi: La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Garzanti editore, Milano - 1970
prefazione alla terza edizione

catalogazione: Anticucina

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giovedì 15 maggio 2008

Ban-ban Ji (Cold Chicken with Sesame and Spice Sauce)

"This is a good warm-weather dish. It can be served either as an appetizer or as a regular course. A major advantage is that everything is simple and can be done ahead of time. Since the chicken is to be cut into shreds after boiling, you can economize and buy a whole small chicken or even chicken legs instead of the more expensive chicken breast.
1 whole chicken breast
SEASONINGS (per lb. of meat)
2-3 Tbsps. finely chopped fresh ginger
2-3 Tsps. finely chopped garlic
4-6 Tbsps. sesame paste
4-6 Tbsps. red oil
2 tsps. Chinese red vinegar or white vinegar
2-3 Tbsps. soy sauce
1-2 Tbsps. sugar
1/2 tsp. ground Szechwan pepper
2-3 Tbsps. sesame oil
to prepare and cook:
1. Clean the chicken and place it in enough boiling water to cover in a wok or pot. Boil until tender. It will take from 10-30 minutes depending on whether you are using breasts, legs, or a whole small chicken. Remove and drain. When cool, bone the chicken and cut its meat into shreds, about 3/4-inch thick, 1/4-inch wide (or smaller) and about 1-inch long. Arrange on a serving plate (on a bed of some decorative, leafy-type vegetable if you are feeling aesthetic).
2. While the chicken is boiling, chop the ginger and garlic finely. Mix the SEASONINGS in a small bowl.
3. Just before the dish is to be served, pour the SEASONINGS over the chicken shreds. Serve at room temperature."

Robert A. Delfs: The Good Food of Szechwan
Kodansha Amer Inc., New York - 1974
pag. 46

catalogazione: una delle librerie di Susan

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martedì 13 maggio 2008

ovunque e sempre

"È indispensabile che tutti gli esseri e tutti i popoli saggi della terra capiscano che pane e pomodoro è un paesaggio fondamentale dell'alimentazione umana. Piatto peccaminoso per eccellenza perché comprende e semplifica il peccato rendendolo accessibile a chiunque. Piatto peccaminoso in quanto può significare un'alternativa a tutto ciò che è trascendente, a tutto ciò che è pericolosamente trascendente, se diventa cultura della negazione. Non fate la guerra ma pane e pomodoro. Non votate per la destra ma mangiate pane e pomodoro. No alla NATO e sì al pane e pomodoro. Ovunque e sempre. Pane. Pomodoro. Olio. Sale. E, dopo l'amore, pane e pomodoro e un po' di salame.

Fette di pane casereccio, con mollica, del giorno prima. Pomodori tagliati a metà e sfregati sul pane dove lasciano i semi, l'acquetta e la polpa strappata alla pelle dalla ruvidità del pane. Sale ben distribuito: deve essere umido. Un filo d'olio. Prendere ogni fetta di pane con le dita dalla parte della crosta, stringerla e lasciarla poi andare in modo che l'olio si sparga liberamente."

Manuel Vazquez Montalban: Ricette immorali
Universale Feltrinelli, Milano - 1992
traduzione dallo spagnolo di Hado Lyria
pag. 40

catalogazione: scaffale anti-cucina

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