"No, un simile matrimonio non era auspicabile! Non che il padre di Laurence fosse credente, ma...E poi Harry Sinner non era soltanto un ebreo, ma anche uno straniero. Non si sposa, non si ammette nella propria famiglia uno straniero. Certo, magari questo era un giudizio troppo aspro e altezzoso...La verità era che, in cuor suo, faceva una distinzione tra diverse categorie di stranieri. Un anglosassone, un latino, passino ancora...Una delle sue sorelle aveva sposato uno spagnolo. Non c'era granché da dire su quell'unione perché la povera donna era morta di parto. Delarcher non poteva fare a meno di pensare che un francese avrebbe saputo dare dei figli alla moglie senza privarla della vita."
Irène Némirovsky: I cani e i lupi
Adelphi Edizioni, Milano - 2008
traduzione di Marina Di Leo
pag. 115
catalogazione: S S4 P6