"Quando per lui cominciarono i guai, una caratteristica che durante la sua prosperità era parsa assai amabile fu volta contro di lui: una predilezione per bambini dalle forme strambe o perfino deformi, eppure virtualmente felici; anche per animali bizzarri: per tutti questi egli provava simpatia, era esperto a curare i loro mali, salvava la lepre durante la caccia, e vendette la sua cappa per riscattare un agnello dal macellaio. Apprese alla gente a non aver timore delle strane e brutte creature che la luce delle torce vaganti faceva uscire dalle loro tane, e a non considerare un malo augurio il loro avvicinarsi. Ammansì un vero lupo che gli tenne compagnia come un cane... Il ricco bestiario, che si stava allora compilando nella libreria della gran chiesa, divenne grazie alla sua collaborazione, né più né meno che un paradiso terrestre -- il paradiso terrestre inselvatichito."
Walter Pater: Ritratti immaginari
Adelphi Edizioni, Milano - 1980
traduzione di Mario Praz (?)
pagg. 78-79
catalogazione: libreria in ingresso