giovedì 15 maggio 2008

sotto i colpi della lama

"Nel marzo del 1965 morì mia nonna. Una volta, all'epoca della mia prima comunione, l'avevo trovata in cucina che tutt'assorta tritava prezzemolo su un tagliere usando con grande perizia un coltello. Le chiesi: "Giura che quando muori, se veramente esiste l'aldilà, me lo vieni a dire". Lei, che mi aveva insegnato le preghiere da piccolo e si era sempre mostrata preoccupata per la nostra fede di bambini, smise quell'operazione di cucina e mi sorprese dicendo in dialetto:"Lo so già, non esiste. Diventerò come questo prezzemolo". Guardai il prezzemolo, poi tornai a insistere e lei divertita giurò. Passarono gli anni. Prima le si paralizzò il lato sinistro del corpo, poi arrivò il colpo definitivo nel corso di un pomeriggio freddo, all'improvviso. Levai verso quella morte tutti gli scudi che, nel tempo, avevo preparato. Lasciai che mi ferisse solo il sangue che le colò dal naso e la gelidità della fronte -un oggetto-, quando gliela baciai secondo l'uso. Non tornò dall'oltretomba per comunicarmi alcunché. Ne dedussi che aveva visto giusto: prezzemolo tritato. Mi è rimasto il ribrezzo di quel vegetale che sanguinava linfa verdastra sotto i colpi veloci della lama."


Domenico Starnone: Via Gemito
Feltrinelli Editore, Milano - 2000
pagg. 368-369

catalogazione: G P2

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