martedì 27 maggio 2008

sonno

"Il sonno è leggero nei campi dei nomadi. Spossato dallo spazio, il corpo si fa tiepido, si raddrizza, rammenta la lunghezza del cammino percorso. Sentieri montani formicolano lungo la colonna vertebrale. Prati di velluto appesantiscono e solleticano le palpebre. Le piaghe da decubito dei burroni si incistano nei fianchi. Il sonno ti avvolge di pareti, ti mura. E un ultimo pensiero: bisogna aggirare quella tale catena montana."

Osip Ėmil'evič Mandel'štam: Viaggio in Armenia
Adelphi, Milano - 1988
pag. 74

catalogazione: una delle librerie in soggiorno



Condividi su Facebook