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sabato 19 giugno 2010

noi siamo una struttura!

"Il corpo umano è una struttura costituita da elementi collegati e interdipendenti. La sua 'impalcatura' di base è composta dalle ossa, le cartilagini, i legamenti, i tendini e i muscoli. È una struttura flessibile, dinamica e sottoposta alle leggi della meccanica. Elemento essenziale della struttura del corpo umano sono le sue articolazioni e dalla loro integrità dipende il benessere strutturale. Se le articolazioni sono rigide, occorre scioglierle; se i movimenti sono limitati, occorre favorirli; se gli elementi della struttura sono contratti, occorre allungarli e, viceversa, se sono troppo lunghi, occorre accorciarli. Solo quando la struttura del corpo sarà stata 'liberata' e riequilibrata in tutte le sue articolazioni, la potremo considerare strutturalmente e meccanicamente adeguata."

John L. Stirk: Stretching strutturale
Red./Studio Redazionale, Como - 1991
traduzione di Giovanna Nobile
pag. 15

catalogazione: libreria in ingresso
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martedì 27 aprile 2010

i diritti dei consumatori

"I coinvolgimenti del tipo 'finché morte non ci separi' diventano contratti 'finché di reciproca soddisfazione', temporanei ed effimeri per definizione, per calcolo e per impatto pragmatico, e dunque facili a essere infranti unilateralmente, ogni qual volta uno dei partner annusi un'occasione migliore e consideri conveniente rompere l'unione anziché tentare di salvarla a ogni costo.

In altre parole, legami e unioni tendono a essere considerati e trattati come cose da essere consumate, non prodotte; sono soggetti agli stessi criteri di valutazione di tutti gli altri oggetti di consumo. Nel mercato dei consumatori, i prodotti di lunga durata vengono generalmente offerti 'in prova', e con la clausola 'soddisfatti o rimborsati'. Se i partner di una relazione sentimentale vengono 'concettualizzati' in tali termini, allora non è più compito di entrambi 'far funzionare il rapporto', far sì che duri nel bene e nel male, 'in ricchezza e in povertà', nella salute e nella malattia, che induca ad aiutarsi nei momenti buoni e in quelli cattivi, se necessario ad accettare compromessi e sacrifici pur di preservarne la solidità. Diventa invece questione di ottenere soddisfazione da un prodotto di pronto consumo; se il piacere che se ne trae non è quello promesso e atteso, o se la novità viene meno e con essa la gioia, allora si può chiedere il divorzio, citando i diritti del consumatore e della legge sulla trasparenza del commercio. Non c'è alcun motivo di restare fedeli a un prodotto inferiore e ormai stantio e non cercarne uno 'nuovo e migliore' nei negozi."

Zygmunt Bauman: Modernità liquida
Editori Laterza, Roma/Bari - 2002
traduzione di Sergio Minucci
pag. 190

catalogazione: nessuna, libro appena acquistato
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sabato 13 febbraio 2010

non esistono corpi completamente rigidi

"La sottigliezza del concetto di spazio fu accresciuta dalla scoperta che non esistono corpi completamente rigidi. Tutti i corpi sono elasticamente deformabili, e alterano il loro volume col variare della temperatura. Le strutture, le cui possibili congruenze debbono venir descritte mediante la geometria euclidea, non possono perciò essere presentate prescindendo dai concetti fisici."

Albert Einstein: Relatività
editore Boringhieri, Torino - 1964
traduzione di Virginia Geymonat
pagg. 168-169

catalogazione: libreria di fronte al divano
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lunedì 2 novembre 2009

una migliore partenza per la vita?

"Il parto in acqua: una migliore partenza per la vita?

Ne abbiamo sentito parlare, lo abbiamo seguito in qualche filmato, ma a molti sembra una stravaganza, una bizzarria, un'usanza che viene da chissà dove. Eppure l'acqua è il principio della vita, come dimostrano le antiche origini dell'essere vivente. E nell'acqua il feto vive e cresce per nove mesi. Niente di più semplice, dunque, e di più fisiologico che iniziare la vita autonoma in questo naturale e primario elemento."


Giuseppe Grimaldi: Il parto dolce
Istituto Geografico De Agostini, Novara - 1989
pagg. 55-56


catalogazione: libreria di fianco al divano

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sabato 10 ottobre 2009

... and smile!

"Practice with joy. In addition to practicing the exercises that challenge you, which are often the ones that create the most profound change over time, also be sure to do those exercises that feel great and that you look forward to. Learning to practice yoga can be a great pleasure, as you explore and expand both your physical limitations and your kinesthetic intelligence. Yoga practice should both create change and feel good. A balanced practice is a joyful one."

Sandy Blaine: Yoga for Computer Users
Rodmell Press, Berkley (CA) - 2008
pag. 110

catalogazione: una delle librerie in soggiorno
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mercoledì 23 settembre 2009

guardarsi negli occhi

"Davanti a me vidi un teschio di indio intatto, che i due uccelli dovevano aver dissotterrato. Mi misi a sedere, tenendo il teschio su un ginocchio, e mentre lo contemplavo fumai un'altra sigaretta. Mi chiedevo che tipo d'uomo fosse stato quell'indio scomparso. Me lo immaginavo acquattato sulla spiaggia che scheggiava con attenzione e perizia una pietra per farne una di quelle belle punte di freccia che ora mi cricchiavano e ciangottavano in tasca. Me lo immaginavo, con la bella faccia bruna e gli occhi scuri, i capelli spioventi sulle spalle e il gran mantello di pelle di guanaco stretto intorno alla figura impettita, mentre stava in groppa a un cavallo selvaggio i cui zoccoli non conoscevano ferratura. Fissai lo sguardo nelle orbite vuote e desiderai ardentemente di aver conosciuto l'uomo che aveva prodotto cose belle come quelle punte di freccia. Mi domandai se non dovessi portare quel teschio con me in Inghilterra e metterlo al posto d'onore nel mio studio, circondato dai suoi artistici prodotti. Ma poi mi guardai attorno e scartai l'idea. Il cielo era ormai di un vivido azzurro agonizzante, con ditate di nuvole rosa e verdi, e il vento faceva colare la sabbia in minuscoli rivoletti con un sibilo gentile. Gli strani cespugli dall'aspetto stregonesco scricchiolavano in maniera piacevolmente musicale. Sentivo che all'indio non sarebbe dispiaciuto condividere il luogo dell'estremo riposo con le creature di quella che un tempo era stata la sua terra, i pinguini e gli armadilli. Così scavai una buca nella sabbia, vi misi il teschio e con delicatezza lo coprii. Quando mi rialzai nell'oscurità che stava rapidamente addensandosi, tutto quel luogo mi parve intriso di tristezza, e sentii molto vicina la presenza degli indios scomparsi. Ero quasi convinto che se mi fossi guardato rapidamente alle spalle ne avrei visto uno a cavallo, nero contro il cielo colorato. Scacciai quella sensazione come frutto di pura fantasia, e feci ritorno alla Land Rover."

Gerald Durrell: La terra che sussurra
Adelphi, Milano - 1988
traduzione di Gabriella Luzzani
pag. 75

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venerdì 8 maggio 2009

inventare il leopardo

"Perché l'aspetto che più turba del legame maschile nei primati consiste in questo: esso agisce soltanto quando arriva il leopardo. E se è rimuneratore per tutta la coorte maschile, lo è particolarmente per il capo, il quale sa come l'arrivo del leopardo sia il segnale grazie al quale tutti i rivali cessano di sfidarlo, tutti i subordinati ribelli si rimettono in riga, e l'intera forza del branco è assoggettata alla sua volontà. Il maschio alfa dei babbuini assapora questa sensazione inebriante soltanto all'avvicinarsi di un nemico reale, ma un alfa di homo sapiens che sia sufficientemente ingegnoso può inventare il leopardo ad hoc. Per ripetere la definizione di Lionel Tiger: 'I maschi si alleano nei termini o di un preesistente oggetto di aggressione, o di un oggetto inventato'. (Il corsivo è mio).

L'intera faccenda della politica e del governo, così come i maschi svolgono tale attività, è imperniata intorno al processo consistente nell'identificare o inventare il tipo di leopardo capace di unire il maggior numero possibile di uomini mediante il legame più saldo possibile."

Elaine Morgan: L'origine della donna
Giulio Einaudi editore, Torino - 1974
traduzione di Bruno Oddera
pag. 183

catalogazione: una delle librerie in soggiorno
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lunedì 6 aprile 2009

anteprima dell'inferno

"Questa politica di un paziente per letto era nuova. Fino all'instaurazione della Repubblica, non era insolito che fossero ammassati sotto le stesse lenzuola anche quattro, cinque o perfino sei persone di entrambi i sessi. Ciò significava, ovviamente, che nei periodi di pestilenza un paziente appena arrivato aveva buone probabilità di svegliarsi nel buio della notte stretto tra cadaveri ormai rigidi. Era una varietà di orrori che avrebbe costituito il paradiso di un necrofilo, ma per tutti gli altri era un'anteprima dell'inferno."

Sherwin B. Nuland: I figli di Ippocrate
Storia della medicina, dagli antichi greci ai trapianti d'organo
Arnoldo Mondadori editore, Milano - 1992
traduzione di Paola Frezza
pag. 202

catalogazione: libreria di fianco al divano
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lunedì 30 marzo 2009

organizzazione dei compensi

"Vedremo nel capitolo seguente che una lesione, dovunque si localizzi, tende ad organizzare dei compensi sopra o sotto-stanti, secondo precise leggi della fisiologia articolare.

Per questo motivo la visione globale del Paziente è indispensabile per trattare in modo coerente alcune espressioni somatiche dolorose."


Alain Bernard, Bertrand Rochard: Trattato di osteopatia strutturale. Manipolazioni e metodica di applicazione
Vol. II
Marrapese Editore, Roma - 1986

pag. 123

catalogazione: libreria sotto la finestra in soggiorno
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martedì 24 marzo 2009

shoulder blades are different!

"The system of muscles, tendons, ligaments, and bones that make up the shoulder joint is unique. Although most bones connect to specific places—usually the ends of other bones—the scapulae, or shoulder blades, are different. They hang loosely and slide over a large region of the backs of the ribs. They are capable of rising, lowering, moving to the midline and considerably out toward the sides, and tilting in all three dimensions. The scapulae are not held in place by inelastic ligaments, as are the knees, hips, ankles, elbows, and vertebrae. Rather, a large group of muscles, each flexible and independently contractile, moves the shoulder blades or holds them in place each time the arms move. These muscles span an enormous spatial range in the body; they include the omohyoid and pectoralis muscles arising from the jaw and sternum, to the latissimus dorsi muscles that originate at the back of the pelvis. When you consider how moving the arms and shoulders changes your center of gravity, the activity at the shoulders is practically the whole body's business."

Loren Fisherman and Ellen Saltonstall: Yoga for arthritis
W.W. Norton & Co., Inc, London/New York - 2008
pagg. 96-98

catalogazione: nessuna, libro appena acquistato
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lunedì 23 febbraio 2009

equilibrio & orientamento

"Important psychophysiologic mechanisms are involved in the maintenance of equilibrium and the orientation of our bodies to the external world. Early in life we come to coordinate parts of our bodies in relation to one another and to perceive that portion of space occupied by our bodies. We construct from these integrated sensory data a general concept that has been designated by Russell Brain as the body schema. The space around our body is represented by another set of data, the environmental schema. These two schemata are neither static nor independent; they are constantly being modified and adapted to one another; their interdependence is ascribed to the fact that the various sense organs which supply the information on which the two schemata are based are usually activated simultaneously by any body movement."

Raymond D. Adams & Maurice Victor: Principles of Neurology
McGraw-Hill Intl. editions, Columbus, OH - 1989
pag. 238

catalogazione: libreria in soggiorno sotto la finestra
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sabato 14 febbraio 2009

l'andatura? un tratto distintivo...

"La marche est une dynamique de déplacement bipède qui s'est stylisée, un peu comme les mouvements de la main pour l'écriture. Nous pouvons reconnaître de loin un individu, par sa seule façon de marcher. Autrement dit, la marche de l'homme présente des caractères individuels, elle illustre sa manière d'être au monde. La marche est un mouvement humain, le plus usuel. On étudie habituellement la marche dite en extension sur un terrain plat, à l'allure de cinq kilomètres à l'heure. Cette marche est dite économique. La caractéristique de la marche est de conserver un appui permanent au sol. C'est un mouvement de locomotion procédant par succession d'appuis alternés d'un pied et des deux pieds. C'est la succession des pas."

Boris J. Dolto: Le corps entre le mains
Hermann editeurs, Paris - 1988
pagg. 351-352

catalogazione: libreria sotto la finestra in soggiorno
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venerdì 12 dicembre 2008

infezione

"Poiché, dopo che i reni hanno infettato il cuore, il cuore immediatamente restituisce l'infezione e la trasmette ai polmoni, dove essa si manifesta con brividi e febbre; e ne deriverà la morte dopo tre anni. In questo modo le malattie colpiscono gli organi che si succedono nell'ordine. Ma queste malattie che terminano bruscamente dopo essersi diffuse non necessariamente devono essere state curate. O, forse, quando si sono diffuse e sottoposte a cambiamenti, non v'erano più organi secondari. E quando non ci sono più organi secondari nei quali penetrare, allora (le cinque emozioni): tristezza, paura, pietà, gioia ed ira non possono più mutarsi in quelle ad esse secondarie e perciò provocano nell'uomo una malattia grave."

Huang Ti Nei Ching Su Wen: Canone di medicina interna dell'Imperatore Giallo
Edizioni Mediterranee, Roma - 1987
traduzione di Ferro Ledvinka
pag. 211


catalogazione: libreria in ingresso
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mercoledì 5 novembre 2008

due carcasse

"Le cornacchie tingevano di nero, carbonizzandoli, i verdi pendii a settentrione. I fischioni alzavano la voce nel secco ticchettio delle squallide canne di palude, un suono allegro ed esplosivo, che solo la nebbia e la distanza possono contrastare o affievolire. Un chiurlo morto giaceva intatto sull'argine, a pancia in su, col collo spezzato. Le frastagliate estremità dell'osso avevano bucato la pelle. Quando ho sollevato quel corpo molle e bagnato, le lunghe ali si sono aperte come due ventagli. I corvi non gli avevano ancora tolto dagli occhi il luccicchio del fiume. L'ho rimesso dov'era. Il pellegrino che l'aveva ucciso avrebbe potuto tornare a mangiarlo quando me ne fossi andato, e la sua morte non sarebbe stata inutile. In mezzo all'acquitrino un cigno - colpito al petto da una schioppettata - era stato lasciato là a marcire. Era untuoso, pesante da sollevare e puzzava. Il ritrovamento di queste due carcasse ha lasciato un segno sullo splendore della giornata, che è finita in una muta desolazione di nubi mentre il vento cadeva e il sole tramontava."

J.A. Baker: Il falco pellegrino
Franco Muzzio editore, Padova - 2006

traduzione di Vincenzo Mantovani
pag. 71

catalogazione: libreria di fianco al divano
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martedì 23 settembre 2008

punto G?

"In general, reference to the centre of gravity of the body means a single point located somewhere in the abdomen, where the whole body should balance assuming that it remained in a symmetrical, rigid state. In reality, each movable part of the body has its own C of G and, depending upon where each part is at any one time, the overall C of G will be located differently and not remain in one place. While it is neither practical nor possible, whithin this book, to demonstrate the mathematics required to establish the precise location of the overall C of G, it is necessary to recognise this fact."

Ray Axford: Archery anatomy
Souvenir Press Ltd., London - 1995
pag. 134


catalogazione: libreria in ingresso

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domenica 31 agosto 2008

nasce la chimica organica

"Dalla scoperta del fuoco in poi, era inevitabile che l'uomo dividesse tutte le sostanze in due categorie: quelle che bruciavano e quelle che non bruciavano. I principali combustibili dell'antichità erano il legno e il grasso, o l'olio. Il legno era un prodotto del mondo vegetale, mentre il grasso e l'olio erano prodotti sia del regno animale, sia del regno vegetale. In generale, le sostanze appartenenti al regno minerale, come l'acqua, la sabbia e le varie rocce, non bruciavano. Avevano, anzi, la tendenza a spegnere il fuoco.
Non fu difficile, quindi, immaginare che le due categorie di sostanze, quelle combustibili e quelle incombustibili, potessero coincidere con le categorie di un'altra classificazione altrettanto utile, quella cioè che divideva le sostanze a seconda che derivassero o meno da organismi viventi...prodotti della vita e prodotti della non-vita. (Naturalmente esistono eccezioni)"


Isaac Asimov: Breve storia della chimica
Zanichelli editore, Bologna - 1979
traduzione di Pier Giovanni Donini
pag. 71

catalogazione: scaletta nello studio di Ugo

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giovedì 17 luglio 2008

margine di sicurezza

"Il fatto che, nelle epoche passate, si usassero gli inabili congeniti come oggetti di divertimento non costituisce motivo di vanto per le consuetudini dei nostri ascendenti. In ogni modo, le classi elevate effettivamente dimostravano una costernante indifferenza nei confronti degli essere umani ai quali era toccata la disgrazia di nascere con difetti fisici. Carlo IX di Francia 'collezionò' nove nani, doni del re di Polonia e dell'imperatore di Germania. Evidentemente, concentrare nel proprio ambiente domestico e mettere in vista le sofferenze umane era stimato simbolo di raffinatezza estrema. Testimoniava l'appartenenza a un rango elevato il poter intrattenere gli ospiti conducendoli in visita a un reparto privato di teratologia. In confronto a una simile usanza, che ci colpisce oggi quale cruda barbarie, i costumi contemporanei sono davvero altamente civili. Ma si potrebbe anche sostenere che fosse allora in atto un meccanismo mentale che rendeva i nostri progenitori particolarmente insensibili alle avversità dei loro simili. Forse essi nei deformi non vedevano affatto degli esseri umani; poiché un impulso oscuro, irrazionale, ci forza a interporre un abisso tra noi e il mostruoso. Questa barriera concede un margine di sicurezza alla nostra esistenza, oltre il quale allignano l'inimmaginabile, il caos, la minacciosa anomalia."

Frank Gonzalez-Crussi: Note di un anatomopatologo
Adelphi edizioni, Milano - 1991

traduzione di Gabriele Castellari

pagg. 149-150


catalogazione: libreria dietro il computer

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lunedì 14 luglio 2008

ridateci il caso!

"«Noi diciamo, nel linguaggio comune, che, quando lanciamo i dadi, dipende dal caso quale faccia resterà di sopra; ma se potessimo osservare con precisione la loro posizione nel bicchiere prima di scuoterlo, la direzione della forza applicata, la sua quantità, il numero di rotazioni impresse al bicchiere e la curva lungo la quale il moto fu fatto, il modo di fermare il moto e la linea in cui i dadi furono gettati, le facce che resteranno di sopra potrebbero essere oggetto di una predizione certa.» (Charles Bell)"


Stephen J. Gould: Quando i cavalli avevano le dita
Giangiacomo Feltrinelli, Milano - 1984
traduzione di Libero Sosio
pag. 344

catalogazione: S S2 P4

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giovedì 19 giugno 2008

numeri che fanno i matti dietro la virgola

"- Eh sì, i numeri sono creature davvero fantastiche. Sai, in fondo di banali non ce ne sono. Ciascuno ha un suo profilo, i suoi segreti. Non si riesce mai a scoprire tutti i loro trucchetti. Ad esempio il serpentone di nove dietro lo zero e la virgola che non finisce mai, e che però è come un semplice uno. E poi ce ne sono molti altri che sono ancora più indisciplinati e dietro la virgola fanno i matti. Sono i numeri irragionevoli. Si chiamano così perché non stanno alle regole del gioco."

Hans Magnus Enzensberger: Il mago dei numeri
Giulio Einaudi editore, Torino - 1997

traduzione di Enrico Gianni

pag. 71

catalogazione: libreria dietro il computer

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lunedì 16 giugno 2008

strategie 'interne'

"Le filastrocche e le iniziali sono esempi di strategie interne verbali. Pure verbale è un racconto che racchiuda in sé le informazioni che si vogliono ricordare. Ad esempio, un mio collega che voleva ricordare la strada per andare dalla Cattedrale di San Paolo, a Londra, alla stazione di Liverpool, passando per Cannon (cannone) Street, Threadneedle (ago infilato) Street, e Broad (larga) Street, elaborò questa storiella: «Un cannone sparò per il compleanno della regina Vittoria, che stava infilando un ago per aggiustare una gonna che le era diventata larga»."

Anna Mazzucchi (a cura di): La riabilitazione neuropsicologica
Il Mulino, Bologna - 1987
pag. 235

catalogazione: libreria sotto la finestra

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