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sabato 10 luglio 2010

la censura è il modo con cui il potere produce il sapere!

"La dialettica della censura è complessa. Da una parte essa gioca sul margine di indeterminazione sempre connesso alle dottrine dei costumi, dall'altro ha bisogno di eleggere una verità canonica in nome della quale poter giustificare i suoi interventi. La verità della censura non è una verità qualunque, una delle innumeri piccole verità locali attraverso cui si producono i saperi e si costruisce la loro storia: la verità della censura è la verità del potere, la verità che il potere di volta in volta promuove ed elegge per fondare la propria legittimazione e giustificare i propri interventi. Il censore non può agire che in nome di una verità, di un sapere sovrano-disciplinare assunto come vero."

Enciclopedia Einaudi / Ateo-Ciclo
Giulio Einaudi editore, Torino - 1977
pag. 873

catalogazione: libreria bianca in soggiorno
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domenica 4 luglio 2010

l'entroterra della Gallura

"Distante dalle spiagge della costa a uso e consumo di milionari azzimati, l'entroterra della Gallura è isolato e decisamente rurale. Furono proprio le terre fertili dell'interno ad attirare le ondate di immigrati corsi che si insediarono qui per coltivare le querce da sughero e i vasti vigneti di Vermentino. Il sughero è da sempre uno dei prodotti principali dell'economia locale e ancora oggi si raccoglie una volta all'anno."

Duncan Garwood: Sardegna
EDT S.r.l., Torino - 2009
pag. 201

catalogazione: libro pronto per partire con noi
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sabato 12 giugno 2010

San Franco e o' miracolo...

"Il rifugio Panepuzzi Alessandri è stato ricavato dal CAI nel 1979 in un capannone che aveva ospitato operai della società Insud, intenzionata a scempiare quest'angolo del Gran Sasso con la costruzione di residence e impianti sciistici; il progetto si è miracolosamente fermato (intercessione di San Franco?) per decisione della stessa società."

Alberto Osti Guerrazzi: I 2000 dell'Appennino
edizioni Il Lupo, Sulmona (AQ) - 2010
pag. 91

catalogazione: libreria "della montagna" del Bip
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mercoledì 9 giugno 2010

tirare a indovinare... ma con metodo!

"If I am not sure of the answer, should I guess?

If you are not sure of the answer, you should guess. The number of incorrect answers is not subtracted from your score. Your score is based upon the number of correct answers only. Do not mark more than one answer for each question. Do not leave any questions blank on your answer sheet.

How should I guess?

First, eliminate all of the possibilities which you know are not correct. Then, if you are almost sure of an answer, guess that one. If you have no idea of the correct answer for a question, choose one letter and use it for your 'guess' answer throughout the entire examination. By using the same letter each time that you guess, you will probably answer correctly 25 percent of the time. This percentage is usually better than the percentage of correct answers obtained by random guessing."

Pamela J. Sharpe: Basic tips on the Test of English as a foreign language, TOEFL
Barron's Educational Series Inc., Hauppage (NY) - 1982
pag. 9

catalogazione: libreria di fianco al computer
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giovedì 3 giugno 2010

il Sebastiani

"Piacevole ed accessibile a tutti, la salita al Rifugio Sebastiani dal versante di Pezza è l'itinerario più frequentato dell'intero massiccio. Lo merita. Uno dopo l'altro, si traversano infatti tutti gli ambienti più caratteristici del Sirente-Velino: gli altopiani, la faggeta, l'ambiente roccioso e severo del vallone che conduce al rifugio. Distrutto al'inizio del 1975 da un incendio probabilmente doloso, il Sebastiani è da qualche anno gestito in maniera spartana ma piacevole, ed è da sempre una mèta assai cara ai villeggianti di Ovindoli, Rocca di Mezzo e dei centri vicini. È d'uso concludere la gita con la ripida ma breve salita al Costone."

Stefano Ardito: A piedi sul Sirente-Velino
edizioni Iter, Subiaco (RM) - 2004
pag. 85

catalogazione: il comodino del Bip
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giovedì 20 maggio 2010

gallina in rosa

"Per sei: Gallina, un chilogrammo e mezzo - Burro, grammi 100 - Vino bianco, un bicchiere - Succo di pomodoro, un bicchiere - Sale - Pepe.

Nettate una bella gallina, giovane e bene in carne, sventratela, fiammeggiatela, lavatela, asciugatela e dividetela in otto o dieci pezzi.
Ponete i pezzi di gallina in una casseruola, aggiungete il burro, il vino bianco, il latte ed il succo di pomodoro. Condite con sale e pepe.
Coprite il recipiente e lasciate cuocere pian piano fino a che la gallina sarà cotta e il liquido trasformato in una saporita e densa salsa."

Ada Boni: Il piccolo talismano della felicità
Casa Editrice Colombo, Roma - 1966
pag. 320

catalogazione: libreria di fronte al computer
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domenica 16 maggio 2010

molta ciliegia rossa al naso, quasi in confettura, forse una leggerissima volatile?

"BAROLO PERCRISTINA
2000
Piemonte
Domenico Clerico

Uno dei più grandi produttori italiani in assoluto, che si distingue sopratutto per dei grandissimi Barolo, ma non solo. Buonissimi i Barolo Pajana e Ciabot Mentin Ginestra (chi non ricorda il 1982 di quest'ultimo?), quest'anno il nostro premio va al Percristina '00, di livello assoluto. Molto complesso il naso, con molteplici sensazioni olfattive, fra cui tabacco, viola, rosa, visciola e prugna. Una vera sinfonia di emozioni, che si sprigionano dal bicchiere per proseguire poi nel palato e accompagnarci per un periodo lunghissimo. (ID)"

Ian D'Agata & Massimo C. Comparini: Guida ai migliori vini d'Italia 2006 / ­Italy's best wines 2006
Guido Tommasi editore, Milano - 2005
pag. 188

catalogazione: libreria di fronte al computer


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sabato 15 maggio 2010

quivi giacciono figlia e padre, sorella e fratello, moglie e marito, eppure son due soli corpi...

"Le donne, proprio come il linguaggio, funzionano allora come oggetti di scambio reciproco tra gli uomini e 'la proibizione dell'incesto non è tanto una regola che vieta di sposare la madre, la sorella o la figlia, quanto invece una regola che obbliga a dare ad altri la madre, la sorella o la figlia' [Lévi-Strauss 1947, trad. it. p. 617].

Gli Arapesh non capivano il senso delle domande che Margaret Mead poneva loro a proposito del possibile incesto con la sorella. Era loro evidente la stoltezza dell'operazione: 'Non capisci che se tu sposi la sorella di un altro, e un altro sposa tua sorella, avrai almeno due cognati, e se invece sposi tua sorella non ne avrai nemmeno uno? E con chi andrai a caccia? Con chi farai le coltivazioni? Chi andrai a visitare?' [ibid., p. 621]. Non si può spiegare in modo più vivo l'interesse dell'opera di socializzazione consistente nel dare ad altri la propria sorella e nel ricevere da altri la propria sposa."

Enciclopedia Einaudi / Imitazione-Istituzioni
Françoise Héritier: Incesto
Giulio Einaudi editore, Torino - 1979
pag. 236

catalogazione: libreria bianca in soggiorno
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martedì 20 aprile 2010

No credit to strangers. Welcome, strangers!

"Jam session. Orig. an informal gathering of jazz musicians to play for their own pleasure, usu. in free and lengthy improvisations on well-known themes; later a term applied commercially to public jazz performances."

Harold Wentworth & Stuart Berg Flexner: The Pocket Dictionary of American Slang
Pocket Books editions, New York, NY - 1960
pag. 184

catalogazione: libreria di fianco al computer



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sabato 27 marzo 2010

i marziani di Zort e Campo Imperatore

"Recenti studi sostengono che i marziani di Zort, che avevano la loro base sotto il m. San Franco (vedi it. La base segreta dei Marziani), quando fossero stanchi dei lunghi turni di lavoro in quei boschi venissero, mossi dalla nostalgia, nei canyon di Campo Imperatore, dove ritrovavano il paesaggio del loro amato pianeta. Pare vi passassero i fine settimana, dormendo nella grotta larga e svagandosi in lunghe corse sulla sabbia. Il pinnacolo roccioso al termine nord-ovest del canyon sembra fosse in origine una statua del loro Dio Supremo, Zorg, ormai corrosa dal vento e dalla pioggia."

Aldo Frezza, Alberto Osti Guerrazzi: Bambini in Appennino
edizioni Il Lupo, Sulmona (AQ) - 2008
pag. 122

catalogazione: il comodino del Bip
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martedì 9 marzo 2010

mai deridere Eros

"Un giorno Apollo, vedendo Eros che tendeva l'arco, si prese gioco di lui: 'Che fai, divino fanciullo, con un'arma tanto possente? Questi sono carichi adatti ai miei omeri. Tu accontentati di accendere le passioni con la torcia e non attribuirti quel che mi spetta.'.
'Febo,' gli rispose il fanciullo 'le tue saette trafiggono uomini e animali, ma le mie trafiggono te', e battendo le ali volò sul Parnaso architettando una vendetta. Cavò dal turcasso due dardi, l'uno d'oro e dalla punta acuminata che accendeva la passione amorosa, l'altro di piombo e spuntato, che la impediva. Con il primo ferì Apollo trapassandolo fin nelle midolla, con il secondo trafisse la ninfa Dafne, figlia di Peneo, un fiume della Tessaglia, figlio a sua volta di Oceano e Teti. La fanciulla, seguendo l'esempio della casta Diana, rifiutava tutti i pretendenti che la chiedevano in sposa perché preferiva vivere libera correndo per i boschi. Spesso il padre le diceva:'Figlia, un genero mi devi, mi devi dei nipoti'. Ma lei si aggrappava al collo del genitore e lo supplicava. 'Concedimi, ti prego, di godere di una perpetua verginità. A Diana, suo padre l'ha concesso'.
Ferito dal dardo d'oro, Apollo si gettò, ardendo di passione, all'inseguimento della ninfa che, raggiunta da quello di piombo, fuggiva per i boschi temendo di perdere la verginità."


Alfredo Cattabiani: Florario - Miti, leggende e simboli di fiori e piante
Mondadori, Milano - 1998
pag. 161

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venerdì 25 dicembre 2009

dall'orrido dell'Infernaccio alla ridente alta valle

"L'escursione è di quelle che danno sensazioni 'forti': subito lo stretto e suggestivo canyon dove l'acqua si cerca rumorosamente la strada, poi le faggete attraverso le quali si intravedono le altissime pareti calcaree della Sibilla e della Priora, poi, con ancora il rombo del Tenna nelle orecchie, l'arrivo a Capotenna dove l'ambiente si apre e si può godere del colpo d'occhio complessivo della valle e delle cime che la circondano."

Alberico Alesi e Maurizio Calibani: Parco Nazionale Monti Sibillini
SER Società Editrice Ricerche, Folignano (AP) - 2009
pag. 94

catalogazione: nessuna, libro appena acquistato
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martedì 22 dicembre 2009

dal Senegal con amore

"BEVANDA ALLO ZENZERO-
Ingredienti per 6 persone:
100 gr. di radice di zenzero fresca
1 L di acqua
2 pompelmi
1-2 limoni
zucchero a piacere

Sbucciare e grattugiare la radice di zenzero. Aggiungerla all'acqua e frullarla. Poi filtrare con un colino a maglie fitte.

Al filtrato aggiungere il succo dei pompelmi e dei limoni; zuccherare a piacere, servire ghiacciato."


Variante di Marina: sostituire i pompelmi, per il mio gusto troppo amari, con due aranci. Di zucchero ne servirà pochissimo, solo per stemperare un po' l'aspro del limone. Io addirittura lo ometto.

Aisha Fall: Sapori d'Africa
Bandecchi & Vivaldi editore - 2005
pag. 132

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martedì 27 ottobre 2009

le canoniche cinque 'C'

"Il cacciucco, piatto tipico della zona di Livorno, si distingue dalle altre zuppe di pesce per la piccantezza data dal peperoncino [che i toscani chiamano impropriamente zenzero] e per il forte profumo d'aglio oltre che per la densità e la sapidità del brodo di cottura. La lunghezza della spiegazione non deve spaventare perché non si tratta di un piatto complicato. L'unica difficoltà consiste nel procurarsi il pesce adatto e, naturalmente, freschissimo. A questo proposito occorre aggiungere che, oltre ai pesci indicati nella ricetta, nel cacciucco possono entrare anche vongole, gamberoni, scampi, coda di rospo e, volendo spendere, anche un'aragosta. Per la robustezza e la complessità del sapore, il cacciucco si accompagna bene con un vino bianco corposo o, meglio ancora, con un rosso fresco e giovane. Non si dimentichino infine i neofiti di questo piatto di pronunciarlo e scriverlo con le canoniche cinque 'C': non sempre i toscani se le mangiano."

Annalisa Barbagli: La cucina di casa del Gambero Rosso
Gambero Rosso editore, Roma - 2002
pag. 261

catalogazione: libreria davanti al computer
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mercoledì 21 ottobre 2009

il bastone e la carota

"CAROTTE n.f. (lat. carota, du gr.). 1. Plante bisannuelle à racine pivotante de la famille des ombellifères. 2. Racine comestible de cette plante, riche en sucre <> Fam. Les carottes sont cuites : le dénouement (et, le plus souvent, le dénouement fâcheux et fatal) est proche, inéluctable. - La carotte et le bâton : l'alternance de promesses et de menaces. 3. Feuille de tabac à chiquer roulée en forme de carotte <> Enseigne de bureaux de tabac, évoquant la forme d'une carotte à chiquer. 4. Échantillon cylindrique de terrain prélevé en profondeur au moyen du carottier. 5. Fam. Tirer una carotte à qqn, lui extorquer qqch par ruse <> adj. inv. De couleur rouge tirant sur le roux. Cheveux carotte. <> Fam. Poil de carotte : roux, roquin.


Petit Larousse Illustre 1989
Librairie Larousse, Paris - 1988
pag. 181

catalogazione: libreria di fianco al computer
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venerdì 9 ottobre 2009

sorpresa decorativa

"Un vecchio magazzino a A Coruña, Spagna, è stato trasformato in un unico spazio dalle linee minimaliste e dai colori decisi. Le funzioni principali del loft sono distribuite su livelli differenti. Al piano inferiore sono collocati il soggiorno e la sala da pranzo. Il livello superiore, caratterizzato da un soffitto più alto, ospita una cucina integrata che si può chiudere per mezzo di un pannello scorrevole in vetro opaco. L'ultimo livello è accessibile tramite una scala sospesa che passa a fianco di una struttura in vetro contenente il bagno principale. Nel soggiorno troviamo la maggiore sorpresa decorativa: dietro una parete di vetro, che delimita il garage, compare l'auto di famiglia; oltre a trasformare uno spazio industriale in un'abitazione innovativa, il progetto si proponeva infatti l'esplorazione del significato sociale dell'automobile come elemento funzionale ed estetico della casa."

Simone Scheifler: El Gran Libro de Los Lofts
Taschen, Köln - 2005
pag. 353

catalogazione: libreria nello sgabuzzino

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giovedì 8 ottobre 2009

crema gelata

"ICE CREAM

Quante volte si trova questa comunissima parola tradotta con 'gelato di crema', se non addirittura con 'crema gelata', mentre va resa semplicemente con GELATO.

A voler essere pedanti, occorre riconoscere che nel linguaggio tecnico della cucina ice creams sono solo quei gelati che hanno per base la panna di latte, altrimenti si chiamano ices o sherbets. Ma queste son distinzioni da manuale di culinaria; nel linguaggio corrente, ice cream significa né più né meno che gelato."

Carlo Rossetti: I tranelli dell'inglese
Arnoldo Mondadori editore, Milano - 1974
pag. 205

catalogazione: libreria di fianco al computer
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lunedì 28 settembre 2009

la Rambla non è mai noiosa

"La via più famosa di tutta la Spagna è il luogo dove dirigersi per un primo contatto con l'atmosfera di Barcellona. Fiancheggiata da stretti controviali in cui circolano le auto, la parte centrale della Rambla è un ampio viale alberato pedonale, sempre affollato fino alle ore piccole, dove s'incontra un variopinto campionario di abitanti di Barcellona e di gente venuta da fuori.

La Rambla non è mai noiosa: è tutta un susseguirsi di caffè, ristoranti, chioschi ed edicole che espongono pile di giornali e riviste internazionali accanto a quelle pornografiche, ed è animata da suonatori ambulanti, artisti da marciapiede, mimi e statue viventi."

Damien Simonis: Barcellona
E.D.T., Torino - 1999
pag. 106

catalogazione: libreria di fronte al divano
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sabato 26 settembre 2009

msmith, a member of the staff group...

"We mentioned at the beginning of this chapter that we would also show some shortcuts for adding users. We'll do that here, but before we do, we need to be aware that using these methods can be unsafe. The reason for this is that using them removes the safety checks built into programs such as useradd. For example, these programs maintain a backup copy of the major files and also perform some error checking, such as making sure the user doesn't already exist and that a unique UID is used.

However, for performing quick changes and things such as root password recovery, the manual method is ideal, and sometimes a necessity.

Let's run through the steps here by creating one of our 'standard' users, msmith, a member of the staff group. We'll begin by checking the group file to ensure the staff group is there (it should be as it's a default group)."


David Rhodes, Dominic Butler: Solaris Operating Environment Boot Camp
Sun Microsystems Press, Mountain View, CA - 2003
pag. 55

catalogazione: libreria in camera da letto
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venerdì 18 settembre 2009

sky burial: a final act of generosity

"Although lamas and monks would be cremated, the most common way to dispose of the dead in Tibet was to take the corpse to a specially designated area outside the town or village, often at the top of a mountain, chop it into pieces and wait for the vultures and other birds of prey to come and eat it. The final religious rites would be performed by monks and relatives before taking the body away. According to Mahayana Buddhist beliefs, consciousness leaves the body about three days after clinical death. From this moment on the corpse is considered as truly lifeless, its purpose fulfilled. The manner of disposal is considered as a final act of generosity, enabling other animals to be nourished by one's remains."

Stephen Batchelor: The Tibet guide
Wisdom Publications, London - 1987
pagg. 64-65

catalogazione: libreria di fronte al divano
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