martedì 31 marzo 2009

il caso di Mélanie Bastian

"Non appena la luce entra nella stanza, scorgiamo in fondo, sdraiata su un letto, il corpo e la testa ricoperti di una coperta di una sporcizia repellente, una donna che il signor Pierre Bastian ci dice essere la signorina Mélanie Bastian, sua sorella... Quella povera donna è sdraiata completamente nuda su un pagliericcio marcio. Tutto intorno a lei si è formata una specie di crosta di escrementi, di avanzi di carne, di verdure, di pesce e di pane in putrefazione. Vediamo anche valve di ostriche e bestie che corrono sul letto della signorina Bastian. Quest'ultima è coperta di parassiti. Le parliamo: grida, si aggrappa al letto mentre cerca di coprirsi ancora di più il viso. La magrezza della signorina Bastian è spaventosa; i suoi capelli formano una treccia spessa che non è stata né pettinata né districata da molto tempo."

André Gide: La sequestrata di Poitiers
Adelphi edizioni, Milano - 1976
traduzione di Gisèle Bartoli
pag. 20

catalogazione: una delle librerie in soggiorno
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lunedì 30 marzo 2009

organizzazione dei compensi

"Vedremo nel capitolo seguente che una lesione, dovunque si localizzi, tende ad organizzare dei compensi sopra o sotto-stanti, secondo precise leggi della fisiologia articolare.

Per questo motivo la visione globale del Paziente è indispensabile per trattare in modo coerente alcune espressioni somatiche dolorose."


Alain Bernard, Bertrand Rochard: Trattato di osteopatia strutturale. Manipolazioni e metodica di applicazione
Vol. II
Marrapese Editore, Roma - 1986

pag. 123

catalogazione: libreria sotto la finestra in soggiorno
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domenica 29 marzo 2009

la bestia meravigliosa

"L'uomo, a volte appare meraviglioso, a volte invece schifo; o allora? Semplice, la soluzione: come bestia è meraviglioso, come uomo fa schifo. (Corollario: quelli che lo trovano meraviglioso lo considerano implicitamente una bestia, e vituperarlo è il modo migliore per concedergli qualche dignità)."

Tommaso Landolfi: Des mois
Rizzoli, Milano - 1991
pag. 18

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sabato 28 marzo 2009

«You Person?»

"Lei gli telefonò verso mezzanotte nel mezzo di un sogno evanescente, ma decisamente brutto (dopo tutto quel formaggio fuso, quelle patate novelle e quel chiaretto nel carnotzet dell'albergo). Mentre con una mano, a tastoni, sollevava la cornetta, con l'altra brancolava in cerca degli occhiali senza i quali, per uno strano capriccio di concomitanti sensi, non riusciva a parlare al telefono come si deve.
«You Person?» chiese la voce di lei in inglese.
Hugh sapeva già, da quando lei gli aveva recitato il contenuto del biglietto da visita che le aveva dato sul treno, che pronunciava il suo nome 'you'.
«Sì, sono io, voglio dire 'You', voglio dire che sbaglia la pronuncia del mio nome in un modo incantevole».
«Non sbaglio mai la pronuncia di nulla. Guardi che non ho mai ricevuto...».
«Invece sì! Lascia cadere le h come... come perle nella coppetta di un mendicante cieco».

Vladimir Nabokov: Cose trasparenti
Adelphi edizioni, Milano - 1995
traduzione di Dmitri Nabokov
pag. 63

catalogazione: una delle librerie in soggiorno
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venerdì 27 marzo 2009

molti cani intorno a un osso

"È verità universalmente riconosciuta che uno scapolo largamente provvisto di beni di fortuna debba sentire il bisogno di ammogliarsi. Per quanto poco si conoscano, di costui, i sentimenti e le intenzioni, fino dal suo primo apparire nelle vicinanze, questa verità si trova così radicata nelle teste delle famiglie circostanti che queste lo considerano senz'altro come la legittima proprietà dell'una o dell'altra delle loro figliuole."



Jane Austen: Orgoglio e pregiudizio
Mondadori, Milano - 1983
traduzione di Giulio Caprin
pag. 3



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giovedì 26 marzo 2009

false professioni di amicizia

"Yamaoto detestava queste false professioni di amicizia tra soci in affari che si sarebbero tranquillamente ammazzati l'un l'altro se fosse loro convenuto; a volte, però, erano indispensabili."

Barry Eisler: La furia del samurai
Garzanti, Milano - 2008
traduzione di Gianni Pannofino
pag. 181

catalogazione: libreria in ingresso
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mercoledì 25 marzo 2009

ogni tanto è vero...

"Io adoro il cinema. Il cinema, vedete, si fa con i veri materiali del mondo. Il cinema stacca dal mondo le apparenze del mondo come tu staccheresti con la punta del coltello l'iridescente colorazione verdeazzurra dell'arcobaleno dalla trota arcobaleno... lasciando la sostanza del mondo immutata ma resa in esatta omologa equivalenza di se stessa. Col cinema, tu ti siedi in una sala buia e impari che il mondo è proprio così. E che, quando il film è arrivato alla fine e si accendono le luci in sala, di ciò che non è stato mostrato non si può parlare, impari che oltre il film c'è un silenzio adeguato all'ineffabilità di ciò che non si può esprimere. E a questo punto te ne vai. Dal buio della sala nel buio."

E. L. Doctorow: La città di Dio
Mondadori, Milano - 2000
traduzione di Vincenzo Mantovani
pag. 189

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martedì 24 marzo 2009

shoulder blades are different!

"The system of muscles, tendons, ligaments, and bones that make up the shoulder joint is unique. Although most bones connect to specific places—usually the ends of other bones—the scapulae, or shoulder blades, are different. They hang loosely and slide over a large region of the backs of the ribs. They are capable of rising, lowering, moving to the midline and considerably out toward the sides, and tilting in all three dimensions. The scapulae are not held in place by inelastic ligaments, as are the knees, hips, ankles, elbows, and vertebrae. Rather, a large group of muscles, each flexible and independently contractile, moves the shoulder blades or holds them in place each time the arms move. These muscles span an enormous spatial range in the body; they include the omohyoid and pectoralis muscles arising from the jaw and sternum, to the latissimus dorsi muscles that originate at the back of the pelvis. When you consider how moving the arms and shoulders changes your center of gravity, the activity at the shoulders is practically the whole body's business."

Loren Fisherman and Ellen Saltonstall: Yoga for arthritis
W.W. Norton & Co., Inc, London/New York - 2008
pagg. 96-98

catalogazione: nessuna, libro appena acquistato
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lunedì 23 marzo 2009

motivi seri

"«Miss Dashwood», disse Willoughby «non siete gentile con me ora. Vi state sforzando di disarmarmi con la ragione e di convincermi contro la mia volontà. Ma non ci riuscirete. Mi troverete duro quanto voi siete astuta. Ho tre ragioni inoppugnabili per non gradire il colonnello Brandon: ha minacciato la pioggia quando volevo un bel sole, ha trovato difetti nell'attacco del mio calesse e non riesco a persuaderlo a comprare la mia cavalla baia. Se però vi può essere di qualche soddisfazione, credo che il suo carattere per altri aspetti sia irreprensibile, sono pronto ad ammetterlo. E in cambio di questo riconoscimento, che mi costa un certo sforzo, non potete negarmi il privilegio di dire che non mi è per niente simpatico.»"

Jane Austen: Ragione e sentimento
Mondadori, Milano - 2007
traduzione di Monica Luciano
pag. 62

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domenica 22 marzo 2009

avere il sonno profondo

"Una volta una bomba si era infilata dritta dentro la colonna di un ascensore. Non si poteva demolire il muro intorno, bisognava scendere da sopra e disinnescare. L'artificiere americano non ne voleva sapere. Mi feci avanti, conoscevo il sistema. Se mi date la paga sua, ci vado. Mi calarono con una corda e feci lo svitamento e l'estrazione. C'era silenzio come quello del nascondiglio. Era inverno ma là si stava al caldo. Stavo incastrato tra la bomba e i cavi dell'ascensore, ma comodo. Avevano sgomberato il palazzo, stavano aspettando me. Mi riposai, era meglio se ci mettevo più tempo, così la facevo sembrare più difficile. Mi sono addormentato e quando mi sono svegliato non capivo dov'ero. Erano passate due ore, ho tirato la corda e mi hanno issato, pianissimo, che tenevo in braccio la spoletta."

Erri De Luca: Il giorno prima della felicità
Feltrinelli, Milano - 2009
pag. 41

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sabato 21 marzo 2009

information is best presented in groups!

"It is a principle of learning that information is best presented in groups, each group comprising related ideas. The first task of the typographer is to read the copy and sort it out into its logical groupings. The space between groups varies in extent and reflects the closeness or otherwise of the logical connection between them."

Eric K. Bain: Display typography
Focal Press Ltd, Chatam - 1970
pag. 28

catalogazione: libreria di fianco al computer
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venerdì 20 marzo 2009

sconcertanti scoperte

"Tuttavia si possono verificare quelle situazioni rischiose in cui si perde il controllo. Improvvisamente ci si rende conto che si sta camminando su un piano inclinato, pieno di pericoli sconosciuti. Di fronte al pericolo è tipica la reazione di fuga: il bravo analista, però, anziché scappare affronta il pericolo, ponendosi il compito di risolvere una situazione di cui è deontologicamente responsabile. Un analista capace riesce sempre a imparare qualcosa in tutte le circostanze più avverse. Si possono fare, in questi casi, le scoperte più sconcertanti su se stessi, si può prendere contatto, ad esempio, con una depressione mai riconosciuta o con un narcisismo mai elaborato. Si può scoprire, per contro, di essere delle personalità creative o di avere delle capacità empatiche mai sperimentate prima. Pertanto è evidente che dal confronto tra paziente e terapeuta possano emergere degli aspetti sia positivi che negativi, e dell'uno e dell'altro."

Aldo Carotenuto: La nostalgia della memoria - Il paziente e l'analista
Edizioni Bompiani, Milano - 1988
pagg. 191-192

catalogazione: libreria di fronte al divano
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giovedì 19 marzo 2009

ho fatto la mia parte

"Be', noi ce ne andiamo, - disse Jamie rivolta a me, - perché non ho voglia di essere fatta fuori in nome di Allah.
- Non è un po' improbabile, - chiesi, - in West Seventy-first?
- Questa città è al centro della loro patologia. Bin Laden sogna solo il male, e questo male lo chiama New York.
- Non saprei, - dissi. - Non leggo i giornali. Non li leggo da anni. Ho comprato 'The New York Review' per gli annunci. Non ho idea di quello che succede.
- Saprà delle elezioni.
- Praticamente nulla, - dissi. - La gente non parla molto di politica, nella cittadina di provincia dove vivo, e sicuramente mai con un estraneo come me. Non accendo spesso la tv, no, non so nulla.
- Non ha seguito la guerra?
- No.
- Non ha sentito le bugie di Bush?
- No.
- Stento a crederci, se penso ai suoi libri.
- Ho fatto la mia parte di cittadino progressista indignato ed esasperato, - dissi... Non voglio dire la mia opinione, non voglio esprimermi sui 'problemi'... non voglio nemmeno sapere quali sono. Sapere non mi interessa più, e quello che non mi interessa, lo espungo. Ecco perché vivo dove vivo. Ecco perché voi volete vivere dove vivo io."

Philip Roth: Il fantasma esce di scena
Einaudi, Torino - 2008
traduzione di Vincenzo Mantovani
pag. 33


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mercoledì 18 marzo 2009

l'éternel retour du crochet

"Le crochet de nos grands-mères, oublié, démodé, connaît une nouvelle vogue, qu'il soit dessus de lit, tapis, nappe ou coussins. La mode l'emploie aussi bien en sweater qu'en blouses, robes, tailleurs ou manteaux, certains points imitent le tissu, d'autres la guipure, voire la dentelle légère. les uns sont très faciles et s'exécutent rapidement, d'autres exigent de bons yeux, une attention soutenue."

Marie-France de la Villehuchet et Marcelle de Coulon: Guide du tricot
Librairie Générale Française, Paris - 1966
pag. 201

catalogazione: libreria di fronte al divano


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martedì 17 marzo 2009

infante al vento

"Quimet disse che il bambino aveva bisogno di aria e di moto: basta con la terrazza e basta con la veranda e basta col giardinetto della nonna. Fece una specie di culla di legno e la fissò alla moto. Afferrava il bambino, ancora di pochi mesi, come fosse un pacchetto, lo legava alla culla e si portava dietro il biberon. Quando li vedevo andar via pensavo sempre che non li avrei rivisti. La signora Enriqueta mi diceva che Quimet era poco espansivo, ma che andava matto per la creatura. Che quel che faceva non si era mai visto. E io, appena partivano, andavo ad aprire il balcone sulla strada per sentire subito i brum brum della moto quando tornavano. Quimet tirava fuori dalla culla il bambino, quasi sempre addormentato, saliva i gradini della scala a quattro a quattro e me lo consegnava, tieni, è pieno di salute e di vento. Dormirà otto giorni di seguito senza svegliarsi."

Mercè Rodoreda: La piazza del diamante
La Nuova Frontiera, Roma - 2009
traduzione di Giuseppe Tavani
pag. 80

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lunedì 16 marzo 2009

e invece non sanno niente

"Non ho, ripeto, la presunzione di conoscere la verità sui rapporti coniugali altrui, né di sapere tutto delle piccole cose di cui è fatto un matrimonio; per esempio, che Aleksander diventa nervoso e si schiarisce rumorosamente la gola con aria compunta ogni volta che deve esprimere un'opinione; e la tenerezza che questo suscita in Julie, e tante altre piccole cose che gli altri ignorano. Le ignorano, eppure tutti, senza eccezioni, trinciano giudizi: è un matrimonio felice, è un matrimonio malriuscito. E invece non sanno niente.

Nei primi anni di matrimonio di Julie esco spesso con lei, Val Bryn e Torild. Beviamo birra, vino, gin and tonic. Qualcuno ha scritto che per essere felici bisogna bere quanto basta per sopportare la realtà, ma non tanto da dimenticarla. Che serva da parola d'ordine.
Frequentiamo i caffè.
Ci confidiamo segreti."

Linn Ullmann: Prima che tu dorma
Oscar Mondadori editore, Milano - 2000
traduzione di Pierina M. Marocco
pag. 112

catalogazione: una delle librerie in soggiorno
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lo stesso coraggio per uccidere e morire

"Non appena spunta il sole, Daria esce di soppiatto dalla tenda e si reca da Bibi-jan, la vecchia levatrice, la saggia, la santona. La pace sia con te, dice, chinandosi per baciare la mano rugosa della vecchia.
Bibi-jan ha già vissuto così tante estati e così tanti inverni sotto il cielo di Dio, che nessuno, nemmeno lei, ricorda quanti. Gli uomini credono e hanno fiducia in lei, seguono il suo consiglio, vogliono che tiri fuori i loro figli da dentro le loro mogli. Si rivolgono a lei quando sono malati, le portano i figli e il bestiame moribondi. Bibi-jan è presente a matrimoni e funerali. Prima di andare in guerra, gli uomini si recano da lei, le permettono di toccarli, benedirli, confortarli, infondendo loro coraggio. Coraggio di uccidere. Coraggio di essere uccisi."

Siba Shakib: La bambina che non esisteva
Piemme editore, Casale Monferrato 2008
traduzione di Claudia Lionetti
pag. 42

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domenica 15 marzo 2009

mio dolcissimo mare...

"Partenza

Mio dolcissimo mare,
sotto la luna bionda
io vedo da la sponda
la nave lontanare.

Sento la morbid'onda
che mi viene a baciare,
come per consolare
la mia pena profonda.

Ella parte, e il mio pianto
va a morire sul mare,
come l'anima mia...

Ahi, non si può pensare
che il mar, ch'ho amato tanto,
il mar la porta via!..."

Sergio Corazzini: Poesie edite e inedite
Giulio Einaudi editore, Torino - 1968
pag. 164

catalogazione: una delle librerie in soggiorno
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sabato 14 marzo 2009

precedenti storici

"Un concetto inafferrabile.

L'esperienza di movimenti politici che prendono nome dalla 'libertà', o ad essa si richiamano come a parola programmatica, risulta, nella sua contraddittorietà, istruttiva. È come se il termine 'libertà' avesse cambiato fronte più di una volta, nel linguaggio politico. Qualche esempio aiuterà ad entrare in argomento.

Il partito degli estremisti bianchi in Sudafrica, responsabile tra l'altro dei feroci massacri pre-elettorali (maggio 1994), si chiama 'Fronte della libertà'. Il partito della destra cilena, che organizzò, poche settimane prima del golpe, l'uccisione del consigliere militare di Allende, Arturo Araya (28 luglio 1973), si chiamava 'Patria e Libertà'. E quando la junta di Pinochet e degli altri generali felloni prese il potere mettendo a ferro e fuoco la capitale, emise un comunicato, rimasto tristemente famoso, ripreso dall'Agenzia Reuter il 12 settembre 1973, in cui si leggeva, al punto 2: 'Le forze armate e i carabineros sono uniti nella missione storica di lottare per la libertà'. (Le Monde, 13 settembre). In Italia, un vero e proprio inno al golpe di Pinochet lo sciolse il quotidiano neo fascista Il Secolo d'Italia, che titolava il 12 settembre: 'Destituiscono Allende per la libertà del Cile'. Del resto, il quotidiano della giunta fascista dei colonnelli greci (aprile 1967) - noti come 'i colonnelli', ma autoproclamatisi generali subito dopo il colpo di stato - si chiamava elefteros kosmos 'Mondo libero': termine, come si sa, abusato durante la guerra fredda, e assunto come insegna non soltanto da politici 'benpensanti' ma anche dal Ku-Klux-Klan.
Quando, il 28 giugno 1973, il governo francese (presidente era Georges Pompidou) mise fuori legge il movimento eversivo di destra 'Ordre Nouveau', si costituì a sua difesa il 'Comité Liberté', e personalità parafasciste, nel criticare il provvedimento governativo, si impegnarono pubblicamente in nome del principio 'La liberté ne se divise pas'. Remy de Laon, presidente del movimento nazionalista-cristiano 'Natione Nouvelle', denunciava il 'nuovo stalinismo' e chiedeva con tono vibrato: 'Dove sono i nemici della libertà? Tra i sostenitori dell'unità, della forza, della salvezza della nazione, o tra i propugnatori dell'asservimento al carro sovietico?' (Le Monde, 28 luglio 1973). Un curiosum per il politologo del futuro può essere considerato il piccolo partito staccatosi dal Movimento sociale italiano per impulso di Giorgio Pisanò: si chiama 'Fascismo e Libertà'.
Non basta incolpare certo abuso delle parole politiche, o camaleontismo di chi se ne serve. Onde ad esempio 'Giovane Italia', di conio mazziniano, è stata, a lungo, la denominazione del movimento giovanile neofascista in Italia (ed era in realtà un modo obliquo di richiamarsi a Salò, dove fu attizzato un ibrido fuoco mazziniano in polemica strumentale con il CLN, che coabitava con i Savoia nell'Italia non occupata). O anche 'Occidente': parola chiave di tanti movimenti di destra, compreso il nominato 'Ordre Nouveau' che in un primo momento si chiamò 'Occident'. Per non dire di Ordine Nuovo che è, in principio, la testata gramsciana torinese. C'è anche dell'altro. Si tratta - nel caso di cui qui si discorre - di una vera appropriazione da parte dell'ultradestra, spesso anche eversiva, della controversa nozione di 'libertà'."

Luciano Canfora: Manifesto della libertà
Sellerio editore, Palermo - 1994
pag. 26


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venerdì 13 marzo 2009

il linguaggio della terra e delle radici

"I nonluoghi sono tanto le istallazioni necessarie per la circolazione accelerata delle persone e dei beni (strade a scorrimento veloce, svincoli, aeroporti) quanto i mezzi di trasporto stessi o i grandi centri commerciali o, ancora, i campi profughi dove sono parcheggiati i rifugiati del pianeta. Viviamo, infatti, un'epoca paradossale anche sotto questo aspetto. Nel momento stesso in cui l'unità dello spazio terrestre diviene pensabile e in cui si rafforzano le grandi reti multinazionali, si amplifica anche il clamore dei particolarismi, di coloro che vogliono restare soli «a casa loro» o di coloro che vogliono ritrovare una patria, come se il conservatorismo degli uni e il messianesimo degli altri fossero condannati a parlare lo stesso linguaggio: quello della terra e delle radici."

Marc Augé: Nonluoghi - Introduzione a una antropologia della surmodernità
Elèuthera editrice, Milano - 1993
traduzione di Dominique Rolland
pag. 36

catalogazione: libro appena prestatomi dal Roscietto
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giovedì 12 marzo 2009

fatica sprecata

"Yonatan tacque. Non amava particolarmente le parole, non si fidava di esse. Dentro di sé sapeva bene che le persone hanno bisogno di più amore di quanto non ne riescano ad ottenere, e che da quel bisogno sortivano i tentativi più bizzarri e financo ridicoli per stabilire contatti, avvicinarsi agli estranei con l'aiuto delle parole. Come un cagnolino abbandonato, pensò Yonatan, un cagnolino bagnato che scodinzola con tutto il sedere, non solo con la coda, per farti piacere e ottenere una carezza. Sì, proprio da me. Fatica sprecata, caro mio."

Amos Oz: Una pace perfetta
Feltrinelli, Milano - 2009
traduzione di Elena Loewentha
pag. 82

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mercoledì 11 marzo 2009

tutti e tre uniti, allacciati e riconciliati

"Quando Baladine si diede di nuovo a Luc Pascal, ma questa volta nella libertà di sé e della propria vita, era d'agosto, nella casa di Conches. In una sera strana in cui il cielo era di un azzurro come la ceramica, la casa stava allineata lungo la strada ancora rossiccia, e i grandi alberi dirigevano verso l'alto le loro schegge nere.

Lontano brontolavano i temporali. Nel riquadro buio della finestra aperta si sentivano i grilli che fanno il loro tranquillo rumore fin oltre mezzanotte.

Baladine non aveva voluto svestirsi: come una che è in viaggio, che poi partirà per sempre. Una volta conquistata si disse: perché dovrei nascondermi? Si tolse tutti i vestiti.

Questa statua che muove pesantemente i seni rilevati. Luc che chiude gli occhi per amore aspettava il miracolo che deve arrecare la più alta malinconica giornata. Tutti e tre uniti, allacciati e riconciliati. Nella malinconia della bella giornata eterna."

Pierre Jean Jouve: Il mondo deserto
Franco Maria Ricci editore, Parma - 1974
traduzione di Ettore Zelioli
pag. 178

catalogazione: libreria di fianco al divano
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martedì 10 marzo 2009

fantasia in cucina

"Una paillard, come ognuno sa, è una fetta sottile di carne di vitella (o di manzo come era in origine, lo ha ricordato di recente il Carnacina) ai ferri, con pepe, sale e limone. Il signor Paillard, il cui nome appare sempre più spesso italianizzato in Paiard o Paiar (in compagnia sui menu più frettolosi di uova alla kok, wustel, ascé di manzo alla Metro d'Otèl, eccetera eccetera) già proprietario di un famoso ristorante a Parigi, sul boulevard des Italiens, e prima chef del Ritz, non ha fatto un grande sforzo per raggiungere l'immortalità."

Aldo Buzzi: L'uovo alla kok
Adelphi, Milano - 2009
pag. 23

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lunedì 9 marzo 2009

Mae Haad: a handful of general stores

"If you can, plan to spend a few days in Koh Tao, as it's not really worth coming all this way for less. Most tourists opt to spend a while relaxing and getting the feel of the place.

Transportation around the island comes in three, very different forms: you can seat on the back of an open pickup truck, ride on the back of a motorbike or, between the beach resorts, take a Longtail boat.

The island's only town, Mae Haad, is on the southern section of the west coast and amenities here are basic: a handful of general stores (selling only the barest essentials), a post office, and a small vegetable market."

Paul Lees: The dive sites of Thailand
Asia Books Co. Ltd, Bangkok - 1995
pag. 113

catalogazione: libreria di fronte al divano
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domenica 8 marzo 2009

le venne una gran voglia di farlo...

"Mara sbadigliò. Era una bella noia essere costretta a stare in casa per colpa del fratello! Le venne in mente che avrebbe potuto lo stesso andarsene fuori: Vinicio si sarebbe messo a strillare, e poi la sera lo avrebbe raccontato alla madre; ma lei avrebbe potuto sempre dire che non era vero. E, dopo, gliele avrebbe anche date, a Vinicio.
Le piacque talmente l'idea che le venne una gran voglia di farlo. Ma poi indugiò a guardarsi nello specchio ovale del cassettone. Si mise le mani sotto i capelli, per vedere come sarebbe stata se li avesse avuti gonfi. Il vetro era scheggiato per traverso, sì che non ci si poteva specchiar bene: la faccia non entrava tutta."

Carlo Cassola: La ragazza di Bube
Rizzoli editore, Milano - 2006
incipit

catalogazione: una delle librerie in soggiorno

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sabato 7 marzo 2009

dove risiede la forza

"17 marzo 2006

Oggi vado al mare.
Ci porto le bimbe e il compagno.

Ho deciso che c'è un solo modo per curare la malinconia: andare a cercare ogni possibilità di bellezza...riempirsi gli occhi di bei profili e vasti orizzonti e con quelle immagini arricchire lo schedario della propria memoria. Tra le ciminiere e le tangenziali, imparare a visualizzare il miracolo delle cose, la loro dignità e il loro splendore.
nessuno potrà mai togliermi ciò che ho visto.
E in quella memoria di colori, forme, balenii di luce, odori far riposare la mente.

L'immaginazione è il luogo dove risiede la mia forza, oggi."



Angela Altieri MacDonald: L'era della debolezza-bloggy-book
Le speziali editrice, Roma - 2009
pag. 19

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venerdì 6 marzo 2009

il ont grant abundance de toutes couses de vivre

"CXXIX — Ci devise de la provence de Aniu.

Aniu est une provence ver levant, que sunt au grant kaan. Il sunt ydules. Il vivent de bestiames et dou profit de la tere. Il ont langajes pour elz. Les dames portent as jambes et es braces braciaus d'or et d'arjent de grandisme vaillance; et les homes les portent ausi et meillors que les dames et plus [chiers]. Il ont chevaus asez et buens et le vendent grandisme quantité a les yndiens, que en font grant mercandie. Il ont encore trop grant abondance de bufal e de buef e de vaches, por ce que trop est buen leus e de de bone pasture. Il ont grant abundance de toutes couses de vivre. Et sachiés que de coste Aniu jusque a Gangigu que derer est a xv jornee, et [de] Cangigu a Bangala, qui est tierce provence en deriere, a xxx jornee.

Or nos partiron de Aniu et aleron a une autre provence que a a nom Toloman, qui est logne de ceste bien viii jornee ver levant."

Marco Polo: Il Milione
Leo S. Olscki editore, Firenze - 1928
prima edizione integrale a cura di Luigi Foscolo Benedetto
opera stampata in 600 esemplari numerati
esemplare n. 258
pag. 126

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giovedì 5 marzo 2009

una donna divertente è come un posto pericoloso...

"«Questo va bene, non devi liberartene. Immagino che questa raccolta di storie servirà a relativizzare le tue sofferenze. Sono tante, Floreana?»
«No, non molte... Sono anche fortunata.»
Nel sorriso di Flavián c'è qualcosa che potrebbe assomigliare alla tenerezza.
«Non ne vuoi parlare?»
«No.»
«Come credi. Oggi mi hai fatto ridere e per poco anche piangere, è tanti tempo che non provavo sensazioni così diverse. Te ne sono grato.»
Solleva il bicchiere di vino davanti ai timidi occhi scuri di Floreana.
«Una donna divertente è come un posto pericoloso: si rischia di restare imprigionati senza rendersene conto.»"

Marcela Serrano: L'albergo delle donne tristi
Giangiacomo Feltrinelli editore, Milano - 1999
traduzione di Simona Geroldi
pag. 108

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mercoledì 4 marzo 2009

l'equivalente gentile della cipolla

"Anche in questo caso, sembra che la Natura si sia divertita a metterci a disposizione, accanto a un vegetale di sapore molto deciso e di forte consumo — la cipolla — una specie di equivalente ingentilito, adatto per dare il profumo senza insistere troppo sulle 'componenti volatili'.

Ben lo sanno i cuochi francesi di qualità, pronti a sostituire la volgare cipolla con la più leggera ciboulette. Per merito loro, l'erba cipollina fa parte del gruppo delle fines herbes, da usare nella omelette e nella salsa verde. È un'era che non si trova facilmente dall'ortolano, ma vale la pena di cercarla, magari nei negozi di lusso."

Vera Rossi: Cento ricette con le erbe buone
G. C. Sansoni, Firenze - 1974
pag. 48

catalogazione: libreria di fianco al computer
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martedì 3 marzo 2009

Mahler, Šostakovič e il 'realismo socialista'

"Sinfonista tra i maggiori del nostro secolo, Šostakovič raccoglie in parte l'eredità mahleriana, immergendola in una visione meno pessimistica della realtà, alla luce delle speranze e degli impulsi costruttivi avviati dalla Rivoluzione d'Ottobre. L'adorniana frase 'solo a Mahler potrebbe adattarsi il termine di realismo socialista' parrebbe ispirare la concezione delle prime quattro sinfonie di Šostakovič , se non sapessimo che quell'ispirazione era impossibile. Poi, a partire dalla Quinta, inizia il processo di parziale conformizzazione, l'adesione ad un burocratismo di partito che nella fretta di allargare subito la fruizione dei beni culturali a tutto il popolo, finiva per venir meno all'assunto rivoluzionario a livello linguistico e formale, contraddicendo gli stessi postulati del progressismo: adesione, giusta o sbagliata, che nasce non solo a causa delle critiche esterne, ma anche da un intimo rovello morale."

Armando Gentilucci: Guida all'ascolto della musica contemporanea
Giangiacomo Feltrinelli editore, Milano - 1973
pag. 384

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lunedì 2 marzo 2009

ah, l'amore

"È probabile che la capacità d'amare permanga, potenzialmente immutata, nell'essere umano fino al termine della vita. Inoltre, qualunque cosa sia l'amoree sono ben lieta di lasciare ad altri il compito di definirlola sua natura non cambia a seconda che ad amare sia un giovane o un vecchio."
Lucia Marghieri


AA.VV.: Psicoanalisi dell'amore
a cura di D.N. Sterne e Massimo Ammaniti

Laterza, Bari - 1993
traduzione di Mario Speranza
pag. 89

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domenica 1 marzo 2009

confezionatori di colpevolezza

"Dottore, questa gente è incredibile! Questa gente è incomprensibile! Questi sono i più eminenti produttori e confezionatori di colpevolezza dei nostri tempi! Me la fanno colare di dosso come il grasso da un pollo! - Chiamaci, Alex. Vieni a trovarci, Alex. Alex, tienici informati. Per favore, non allontanarti di nuovo senza avvertirci. L'ultima volta che sei partito senza dircelo, tuo padre stava per telefonare alla polizia. Sai quante volte al giorno ha chiamato senza ottenere risposta? Prova a indovinare. - Mamma - le spiego tra i denti - se muoio sentono il puzzo del cadavere entro settantadue ore, te l'assicuro! - Non parlare così! Dio ci scampi! geme. Oh, e adesso arriva il capolavoro, quello che garantisce il risultato. Del resto cos'altro potrei aspettarmi? Posso domandare l'impossibile a mia madre? - Alex, tirare su il telefono è una cosa così semplice... d'altronde ancora per quanto ti saremo di peso?
Dottor Spielvogel, questa è la mia vita, la mia unica vita, e la sto vivendo da protagonista di una barzelletta ebraica! Io sono il figlio di una barzelletta ebraica... solo che non è affatto una barzelletta!"

Philip Roth: Lamento di Portnoy
Einaudi, Torino - 2005
traduzione di Roberto C. Sonaglia
pag. 34

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