giovedì 8 maggio 2008

fuoco freddo

"C'era poi anche un elemento, il fosforo, che ardeva spontaneamente emettendo luce. Il fosforo esercitava su di me una strana, pericolosa attrazione, per via della sua luminosità - a volte scivolavo di notte nel mio laboratorio per farci degli esperimenti. Non appena mi installarono la cappa, misi un pezzo di fosforo bianco in acqua e lo feci bollire, abbassando le luci in modo da poter vedere il vapore uscire dal recipiente, con l'emissione di una delicata luce blu-verdastra. Un altro esperimento, piuttosto bello, consisteva nel far bollire il fosforo con potassa caustica in una storta - ero straordinariamente disinvolto nel far bollire queste sostanze tanto virulente - e questo produceva l'idrogeno fosforato (il vecchio nome) o fosfina. Non appena si liberavano, le bolle di fosfina prendevano fuoco spontaneamente, formando splendidi anelli di fumo bianco."

Oliver Sacks: Zio Tungsteno
Adelphi Edizioni, Milano - 2002

traduzione di Isabella Blum

pag. 249

catalogazione: libreria in ingresso

Condividi su Facebook