"Le cose sono semplici. C'è un male, che è la pietra angolare sulla quale poggiano tutti gli altri mali, ed è la voracità; e nessuno ne è immune. Qualcuno è più fortunato, più abile, più attivo e riesce ad accumulare di più: ma che vuol dire? Chi non ce l'ha fatta non è migliore. Come si può pensare di salvarsi l'anima solo essendo scarognati, inetti, pigri? Tutti tendono sempre a considerare scandalosamente eccessive le ricchezze più grandi delle proprie, ma credi davvero che rifiuterebbero di aumentare i loro beni, se ne fossero capaci?"
Francesca Duranti: Effetti personali
Rizzoli, Milano - 1991
pag. 90
catalogazione: libreria in ingresso