mercoledì 18 giugno 2008

de brevitate vitae

"Infine tutti sono d'accordo che nessuna attività può essere bene esercitata da un uomo affaccendato, non l'eloquenza, non le professioni liberali, dal momento che l'animo deconcentrato non recepisce nulla in profondità, ma tutto rigetta come cibo ingozzato. Nulla è più estraneo all'uomo affaccendato del vivere: di nulla è meno facile la conoscenza. Di insegnanti delle altre scienze ce ne sono tanti, e alcune di esse sembra che i ragazzi le abbiano assimilate al punto di poterle anche insegnare: ci vuole tutta una vita per imparare a vivere, e, ciò forse ti stupirà di più, ci vuole tutta una vita per imparare a morire."

Lucio Anneo Seneca: La brevità della vita
Rizzoli, Milano - 2002

traduzione di Alfonso Traina
pag. 57


catalogazione: libreria in camera da letto

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