"Non tenendo nessun conto delle leggi di natura [Costantino] fece uccidere il figlio Crispo, che aveva innalzato alla dignità di Cesare e che era caduto in sospetto di intrattenere rapporti con la matrigna Fausta. Ma poiché Elena, la madre di Costantino, aveva disapprovato una simile violenza e giudicava intollerabile la morte del giovane, come per consolarla, Costantino rimediò a questo male con uno più grande. Diede ordine di scaldare oltre misura un bagno, vi immerse Fausta e la tirò fuori cadavere.
Consapevole di quanto aveva fatto e di non rispettare inoltre i giuramenti, si recò dai sacerdoti a chiedere sacrifici che ne espiassero le colpe. Poiché costoro gli dissero che nessun tipo di espiazione poteva purificarlo da simili empietà, allora un Egizio, giunto a Roma dall'Iberia e divenuto intimo delle donne di corte, incontratosi con Costantino, affermò che il credo dei cristiani cancellava ogni colpa e comportava questa promessa: che gli empi, una volta cambiata fede, fossero liberati immediatamente da ogni peccato."
Augusto Fraschetti: La conversione - da Roma pagana a Roma cristiana
Laterza editore, Bari - 1999
pag. 88
catalogazione: S tournante