"Il rumore della mannaia precipitò dal cielo. Un cielo blu che non attendeva altro, per crepitare. Il colpo percosse le assi del patibolo. Pieno centro. L'onda si propagò come una tela di ragno sopra il cranio di Edmond e di Rouquin. Aspettavano lì, nascosti perpendicolari alla ghigliottina. Il temporale bubbolava da lontano. Edmond drizzò le orecchie per cogliere al volo il raschio del cesto. Il rumore di un topo che filava nel buco. Una testa stava per cadere nel paniere. Un'altra testa d'un altro aristocratico...Edmond guardò il sangue gocciolare pigramente sopra di lui. Faceva degli splat opachi nella segatura ai suoi piedi. Un sangue spesso, quasi vischioso. Ne aveva visti colare di tutti i tipi, come fossero marmellate: da quella uguale al mosto appiccicoso all'altra, colorata d'un chiaretto ancora vivo."
Daniel Picouly: La testa del negro
Giulio Perrone Editore, Roma - 2007
traduzione dal francese di Giampaolo Vincenzi
pag. 5
catalogazione: C S3 P4