"Fino a tutto il Medioevo occidentale - diciamo sino alla fine del xiv secolo - nelle zone del pianeta che avevano assorbito le conseguenze della rivoluzione agricola la situazione non conosce (come si diceva) grandi mutamenti, nonostante già da tempo si moltiplicassero in Europa importanti segnali di svolta - e la bilancia si mantiene in sostanziale parità. Ancora alla fine dell'impero romano, la differenza fra 'barbari' e 'civilizzati' non fa riferimento a diversità sostanziali negli incrementi tecnici: sin molto dopo l'anno Mille non ci sarebbe stato nessun effettivo squilibrio, da questo punto di vista, fra le grandi culture del pianeta. E quando, ai primi viaggiatori arabi che la percorrevano, sarebbe stata l'Europa ad apparire 'barbara', essi, nel formulare i loro giudizi, non pensavano in particolare a un dislivello strettamente riferibile alla tecnologia.
Ancora qualche secolo e sarebbe accaduto nuovamente l'imprevedibile."
Aldo Schiavone: Storia e destino
Giulio Einaudi editore, Torino - 2007
pag. 48
catalogazione: libreria dello studio di Guglielmo (secondo ripiano appoggiato sugli altri libri)