domenica 11 gennaio 2009

pollo fritto = cibo per chi ha bisogno di compagnia

"Ma dire pollo fritto, lo so per certo, è dire poco. Dalle valanghe di cosce dorate del Kentucky Fried Chicken, fino ai grossi e scuri pezzi di pollo della cucina toscana e fino ai tanti pezzettini gialli della cucina cinese, il pollo fritto non somiglia mai a se stesso. Più di ogni altra pietanza, questo piatto internazionale subisce infinite variazioni di ricetta, offrendosi ogni volta diverso a chi, viaggiando, ne ha accettato ogni volta l'invito. Grosso, ossuto e di color marroncino; dosossato e avvolto in grandi cortecce di pangrattato; a pezzi minutissimi in pastella dorata; avvolto di maizena e di semplice chiara d'uovo; fritto senza nulla, e condito in salsa di ostriche; passato e ripassato in uovo in uovo, farina e ancora uovo; immerso in salsa tartara, nel solo limone, nella maionese, e perfino (ahimé) nel ketchup. Queste alcune delle più conosciute fogge del pollo fritto, che varia a seconda delle latitudini e delle razze, come gli abiti o i copricapi, mantenendo intatta la sua natura di cibo appetitoso, non semplice da preparare, perfetto per chi ha bisogno di compagnia."

Simone Perotti: Zenzero e nuvole
edizioni Theoria, Roma/Napoli - 1995

pagg. 74-75


catalogazione: libreria dietro al computer

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