"La dialettica non deve avventurarsi nella verità: alla stessa stregua del maestro di scherma, che non considera chi abbia effettivamente ragione nella contesa che ha dato origine al duello: colpire e parare, questo è quello che conta. Lo stesso vale anche nella dialettica che è una scherma spirituale; solo se intesa in modo così puro, può essere costituita come una disciplina propria: infatti, se ci poniamo come fine la pura verità oggettiva, ritorniamo alla mera logica; se invece poniamo come fine l'affermazione di tesi false, abbiamo la mera sofistica."
Arthur Schopenhauer: L'arte di ottenere ragione - esposta in 38 stratagemmi
Adelphi, Milano - 1991
traduzione di Franco Volpi
pag. 25
Infatti ho appena seguito una diatriba tra un ateo ed un credente e sto post calza a pennello.
RispondiEliminaCiao 500 blu ... cucù ...