"Mi chiamo Karim Amir e sono un vero inglese, più o meno. La gente mi considera uno strano tipo di inglese, come se appartenessi a una nuova razza, dal momento che sono nato dall'incrocio di due vecchie culture. A me però non importa, sono inglese (non che la circostanza mi riempia d'orgoglio), vengo dalla periferia a sud di Londra e sto andando da qualche parte. Forse è stato lo strano miscuglio di continenti e sangue, un pezzo qui e uno là, l'avere un senso di appartenenza e il non averlo, a rendermi una persona irrequieta, che tende ad annoiarsi facilmente. O forse è stato il fatto di essere cresciuto in periferia. Comunque sia, perché risalire a delle cause quando è evidente che ero in cerca di guai: volevo movimento, cercavo occasioni di azione, opportunità di esprimere la mia curiosità sessuale e questo perché l'atmosfera in casa mia era opprimente, tetra e noiosa, e il tutto senza un vero motivo."
Hanif Kureishi: Il Budda delle periferie
Bompiani editore, Milano - 2006
traduzione di Ivan Cotroneo
pag. 7
catalogazione: libreria di fianco al divano
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