"Fu la volta della crociata totale contro i passeri. Durò tre giorni. Prima tutta la città fu occupata nei preparativi. Contro il cielo trasparente su ogni tetto sugli alberi si levarono allegri grotteschi mostri colorati, una festa degli stracci. Spaventapasseri a centinaia di migliaia, per uno spazio vasto come la gran pianura che era la città, dietro i muretti fra i cortili dagli alberi nascosti, di ogni foggia, col fiore in mano, flessuosi come signorine, vestiti come negri. Universale convegno di streghe e marionette escogitate da chissà quale fantasia. Dalle quattro di notte la città fu in subbuglio. Tutti erano dispensati dal lavoro, i bambini avevano vacanza a scuola. Con latte tamburi bidoni, ogni oggetto capace di produrre un suono, se non altro la voce, la gente per le strade sotto gli alberi sui tetti inscenò un chiasso infernale. I toni acuti di chi avevi più vicino si staccavano sullo sfondo del rumoreggiare confuso che giungeva da ogni distanza. I passeri spaventati non sapevano più dove posarsi; come non resistevano al volo lungo, a un certo punto il cuore gli si spezzava e cadevano a terra morti."
Edoarda Masi: Il libro da nascondere
Marietti, Casale Monferrato - 1985
pag. 35
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