sabato 13 settembre 2008

disciplina proletaria

"«Chiedo scusa», lo interruppe Schwonder. «Siamo venuti a parlarle proprio della sala da pranzo e dell'ambulatorio. L'Assemblea Generale la prega di rinunciare alla sala da pranzo: spontaneamente, per disciplina proletaria. A Mosca nessuno ha la sala da pranzo.»
«Neanche Isadora Duncan», gridò la donna con voce squillante.

Filìpp Filìppovič subì una leggera trasformazione. Divenne paonazzo e rimase in attesa del seguito senza emettere un suono.

«E per quanto riguarda l'ambulatorio», continuava Schwonder, «lei può benissimo mettere ambulatorio e studio nella stessa stanza.»

«Uhm,» fece Filìpp Filìppovič con una voce strana, «e dove dovrei consumare i pasti?»

«In camera da letto», risposero tutti e quattro in coro.

Il colorito paonazzo di Filìpp Filìppovič prese una sfumatura un po' grigiastra.
«Consumare i pasti in camera da letto», cominciò con voce leggermente strozzata, «leggere in ambulatorio, vestirsi in sala d'aspetto, operare nella camera della servitù e visitare in sala da pranzo. È possibilissimo che Isadora Duncan faccia proprio così. Può darsi che pranzi nello studio e vivisezioni i conigli in bagno. Può benissimo darsi. Ma io non sono Isadora Duncan!...»"

Michail Bulgakov: Cuore di cane
Newton Compton editori, Roma - 1975

traduzione di Viveka Melander

pagg. 44 -45


catalogazione: una delle librerie in soggiorno

Condividi su Facebook

Nessun commento:

Posta un commento

benvenuti nella nostra biblioteca. Benvenuti due volte se venite accompagnati da un libro!