"Alla casa badava Praskovia, una robusta popolana di sessant'anni, vivace ed energica come se avesse avuto vent'anni di meno. Era uno spettacolo esilarante osservarla mentre dalla veranda dietro la casa sorvegliava le galline, con i pugni sui fianchi, indossando informi calzoncini corti cuciti da lei stessa e una blusa matronale guarnita di strass. Aveva allattato Aleksandr e suo fratello ai tempi della loro infanzia ad Harbin, e ora veniva aiutata a sbrigare le faccende in casa da suo marito, un anziano cosacco tetro e flemmatico le cui maggiori passioni nella vita erano: rilegare libri—con un sistema perfezionato da lui stesso e quasi patologico che si credeva tenuto a infliggere a ogni vecchio catalogo o a ogni rivistucola capitatigli tra le mani—; preparare liquori di frutta; e uccidere i piccoli animali della foresta."
Vladimir Nabokov: Pnin
Ugo Guanda editore, Parma - 1991
traduzione di Bruno Oddera
pag. 117
catalogazione: libreria dietro il computer
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