"Al declinare di quel giorno egli vide sul sentiero una donna che gli veniva incontro. [....] Passando davanti alla cappella essa guardò con attenzione il monaco, che ne fu disturbato nelle sue orazioni.
-Questo sentiero non porta da nessuna parte, donna -le disse- di dove vieni?
-Da Est, come il mattino -disse la giovane- E tu che cosa fai qui, vecchio monaco?
-Ho murato in questa grotta le Ninfe che infestavano ancora la contrada, disse il monaco, e contro l'apertura dell'antro ho costruito una cappella che loro non osano attraversare per fuggire perché sono nude e, a lor modo, temono Dio.
Aspetto che muoiano di fame e di freddo nella loro caverna e allora la pace di Dio regnerà sui campi.
-Chi ti dice che la pace di Dio non si stenda alle Ninfe come ai cerbiatti e ai greggi delle capre? rispose la giovane. Non sai che al tempo della creazione Dio dimenticò di dare le ali a certi angeli, che caddero sulla terra e presero dimora nei boschi, dove formarono la razza delle ninfe e dei Pan? E altri si fissarono su una montagna, dove divennero dei dell'Olimpo?"
Marguerite Yourcenar: Novelle orientali
traduzione di Maria Luisa Spaziani
Rizzoli, Milano - 1998
pag. 93
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