giovedì 18 settembre 2008

litigare con i morti

"Nel nome del padre, del Figlio, e della mer... Quando mi sento molto male, anche se mi vergogno di me stesso, mi ricordo di essere cattolico... sempre, quando le cose vanno molto male, ti ricordi di Dio. Quando le cose vanno molto bene, pure gridi, Dio, come si sta bene, ma questo è soltanto un gioco linguistico, che non ha nulla a che vedere con la Sacra Famiglia. Mai, o parassita, sei stato un buon cattolico, mi grida direttamente nell'orecchio mia nonna. In realtà lei è morta, ma ecco adesso tratta tutte le leggi della metafisica come il macellaio la carne al mercato. Nonna, le grido, tu sei morta da tempo, devi stare zitta sottoterra senza frugarmi nella testa, e poi, come con l'albero, e cosa c'entra l'albero, grida la vecchia senza calmarsi, un albero non è ancora una dimostrazione, ma mi mancano del tutto le forze per litigare con i morti e faccio finta di non sentirla più. Per qualche tempo borbotta ancora nell'etere metafisico, e poi, vedendo che non reagisco, chiude il becco. Si è offesa. Non ha importanza, io sono il peggiore cattolico del mondo, così almeno potrò giustificare il mio ritardo dalla realtà di tre secondi..."

Sigitas Parulskis, Tre secondi di cielo
ISBN edizioni, Milano - 2005
traduzione di
B. Zindziute-Michelini e G. Michelini

catalogazione: libreria di Sara
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