"Once upon a midnight dreary, while I pondered, weak and weary,
over many a quaint and curious volume of forgotten lore—
while I nodded, nearly napping, suddendly there came a tapping,
as of some one gently rapping, rapping at my chamber door.
«'Tis some visitor,» I muttered, «tapping at my chamber door—
only this and nothing more.»
Una mezzanotte grave, meditavo affranto e frale
su volumi strani e rari di dottrina ch'or s'ignora:
in sopor quasi ero assorto, quando giunse un sùbito urto,
come s'un picchiasse sordo l'uscio della mia dimora.
Mormorai: «Sarà qualch'ospite, ch'urta l'uscio alla dimora:
questo sol: null'altro ancora»."
over many a quaint and curious volume of forgotten lore—
while I nodded, nearly napping, suddendly there came a tapping,
as of some one gently rapping, rapping at my chamber door.
«'Tis some visitor,» I muttered, «tapping at my chamber door—
only this and nothing more.»
Una mezzanotte grave, meditavo affranto e frale
su volumi strani e rari di dottrina ch'or s'ignora:
in sopor quasi ero assorto, quando giunse un sùbito urto,
come s'un picchiasse sordo l'uscio della mia dimora.
Mormorai: «Sarà qualch'ospite, ch'urta l'uscio alla dimora:
questo sol: null'altro ancora»."
Edgar Allan Poe: Il corvo
Biblioteca Universale Rizzoli, Milano - 1974
traduzione di Mario Praz
illustrazioni di Gustave Doré
pagg. 24-25
catalogazione: libreria di fronte al divano
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