"La notizia del colpo di Stato militare in Libia raggiunge re Idris mentre sta facendo colazione sulla terrazza del suo albergo a Bursa. Pur avendo deciso, come si ricorderà, di rinunciare al trono, il vecchio sovrano non può tuttavia non avvertire amarezza e sdegno per come gli è stato strappato il potere. Di colpo, ritrova perciò la fierezza e l'ardire di un tempo, e decide di giocare tutte le carte di cui dispone. E mentre si sposta in Grecia, nella stazione termale di Kammena Vourla, per essere più vicino al suo paese, invia d'urgenza a Londra il suo consigliere Omar esh-Shelhi per ricordare al governo di Harold Wilson l'esistenza del trattato di alleanza anglo-libico del 1953. Contemporaneamente fa appello alle tribù della Cirenaica, che crede gli siano rimaste fedeli, perché rovescino il regime dei militari e restaurino la monarchia. Ma entrambi i tentativi falliscono."
Angelo del Boca: Gli italiani in Libia. Dal fascismo a Gheddafi
Laterza, Roma - 1991
pag. 463
catalogazione: una delle librerie in soggiorno
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