"Un'altra febbre, oltre a quella del denaro, consumava mia suocera nel suo inaccettabile declino: gli uomini. È probabile che, come sosteneva mia moglie, questa fosse più devastante della prima, perché si era vista costretta a tenerla imbrigliata negli anni di matrimonio; senza dubbio era più vistosa. Poco dopo la morte del padre, Luisa aveva dovuto accettare, con un misto di dolore e di sollievo, il fatto che sua madre non si chiudesse nel grigiore della vedova affranta, bensì uscisse occasionalmente con amici vecchi e nuovi; però quell'iniziale soddisfazione si tramutò prima in perplessità e più tardi in sconcerto, quando i cortesi cavalieri dignitosamente in declino che la frequentavano, lasciarono il posto ad ambigui quarantenni dall'aspetto impeccabile e persino a qualche adolescente con il giubbotto di pelle e la chioma al vento, che alla fine indussero Luisa ad accettare l'ingrata evidenza che sua madre spendeva buona parte delle entrate per procurarsi gli amanti che le sue carni avvizzite non le consentivano più di adescare."
Javier Cercas: La donna del ritratto
Ugo Guanda editore, Parma - 2008
traduzione di Pino Cacucci
pag. 65
secondo me: veramente noioso
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