"Per molto tempo, arrivando a scuola, mi sono domandato: oggi, di cosa parlerò? E a chi? Sul registro ho classi folte di quaranta allievi, ma sono per lo più astratti cognomi di gente che vive addirittura in altre città e che si farà vedere solo verso la fine dell'anno, per sostenere gli esami di due, tre, quattro anni in uno. Intanto pagano e bisogna segnarli presenti, e ogni mese riempire con qualche voto le loro mute caselle: un sette, un sei e mezzo, così.
Una volta alla settimana il gestore Carapace mi catechizza sul da farsi: «Tutti promossi, mi raccomando. Altrimenti qui si sbaracca in due minuti, capito? Chiuso finito, tutti a spasso, io, lei, i suoi colleghi, la segretaria, la preside, tutti con una mano davanti ed una di dietro, e questi poveri ragazzi persi nella droga, nella malavita, nella cronaca nera, nerissima. Sono stato chiaro o c'è qualche domanda del cazzo?»"
Marco Lodoli: I principianti
Giulio Einaudi, Torino - 1994
pag. 111
catalogazione: C S4 P2
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