"Mi lasciai andare su una sedia, accesi il televisore e guardai il telegiornale con il volume così basso che neppure le mie orecchie così abituate a origliare riuscivano a captare le parole. Le immagini sembravano le stesse di sempre. Persone coperte di sangue, perseguitate, scheletriche per mancanza di cibo. E poi altre vestite elegantemente che si dilungavano in dichiarazioni senza senso, sempre sorridenti, sempre arroganti. Spensi il televisore e mi stesi sul letto."
Henning Mankell: Scarpe italiane
Marsilio editore, Venezia - 2008
traduzione di Giorgio Puleo
pag. 114
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