domenica 11 gennaio 2009

senza accompagnamento

"Cara Margarida,
è stata una breve storia la nostra, ma la generosità del tuo sincero amore la porterò con me in America e non la scorderò. Mi imbarco all'alba. Quando leggerai queste mie parole sarò già partito. Se puoi, perdonami. Tuo Carlos.
[...]

Qualsiasi altra donna un biglietto così lo avrebbe fatto in mille pezzi. Margarida invece non aveva mai avuto nulla, nemmeno dei ricordi, e così, pure nel dolore, quelle poche parole le vide subito come la prima prova di una vita vera. Restò con quel pezzo di carta in mano davanti alla finestra aperta, un po' lo leggeva e un po' guardava il fiume da dove era partita la nave che le aveva portato via per sempre l'uomo che per poco tempo aveva creduto suo. Pensò ai tanti progetti che aveva fatto, alla vita che s'era proprio sognata da sola, senza accompagnamento. Ma non si sentì tradita, e nemmeno offesa. La vita non era altro che le tante cose che accadevano. 'È così per tutti' pensò tra sé, e solo all'idea di essere come gli altri, si sentì piena di un orgoglio mai provato prima. Aveva avuto un vero amore, era rimasta incinta, e quell'amore le aveva detto addio. Questa era la sua vita. Ora ne aveva finalmente una."

Romana Petri: Ovunque tu sia
Cavallo di ferro, Roma - 2008
pag. 89

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