sabato 24 gennaio 2009

due matte inguaribili

"Quando ci vedemmo la prima volta, mi osservò con attenzione come se, più che giudicare i miei pregi e difetti, volesse accertarsi del mio valore.

Mi aprì la porta in accappatoio. Io avevo i jeans e un giubbotto di pelle e siccome non sapevo quanto sarei rimasta avevo portato con me un grosso borsone. È un borsone verde di pelle di Vuitton a cui sono affezionata ancora oggi. Ricordo ancora che l'avevo appena comprato e non vedevo l'ora di usarlo.

Fu un soggiorno molto più bello di quanto avessi immaginato.

Eravamo due matte inguaribili.

A lei piaceva cucinare ma era negata, così ci metteva ore per preparare delle specie di strani antipastini. Era quel tipo di persona, non insolito nel suo ambiente, che dell'esperienza lesbica più che il sesso in sé apprezza la particolare atmosfera di un incontro tra donne. Era tanto intelligente quanto bella."

Banana Yoshimoto: Lucertola
Giangiacomo Feltrinelli editore, Milano - 1995
traduzione di Giorgio Amitrano
pag. 91

catalogazione: libreria di fianco al divano
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