"Seneca inizia a scrivere il libro sulla natura subito dopo aver comunicato a Nerone le prime dimissioni. Gli restano ancora tre anni. Nell'aprile del 65 viene scoperta la congiura dei Pisoni contro l'imperatore, e un centurione è spedito alla villa del filosofo. Seneca è pronto. La discinta Pompea e le sue ancelle scoppiano forse in lacrime, ma lui, il filosofo, ha ormai imparato a seguire obbedientemente il carro e si taglia le vene senza protestare. Come già aveva ricordato a Marcia in occasione della morte del figlio Metilio: Che motivo c'è di piangere le singole parti? Nel suo complesso la vita è degna di pianto."
Guanda, Parma - 2002
traduzione di Anna Rusconi
pag. 124
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