Paolo Conte ha sempre avuto una faccia matura e seria, un carattere riservato e un vocione profondo. A nessuno veniva in mente che potesse fare il cantante nella frivola musica leggera italiana degli anni Sessanta. Quindi si limitava a scriverle, le canzoni: 'Azzurro' per Celentano, 'Insieme a te non ci sto più' per la Caselli, 'Onda su onda' per Lauzi, 'Messico e nuvole' per Jannacci. Poi, negli anni Settanta, venne fuori che si poteva fare il 'cantautore' e darsi un tono da intellettuale: e lui era perfetto e unico. E unico e perfetto è poi rimasto, sottraendosi sempre con eleganza a ogni piedistallo."
Luca Sofri: Playlist - La musica è cambiata
BUR, Milano - 2008
pag. 106
Sparring partner (1984)
"Paolo Conte fa questa cosa, che tira fuori dalle tasche una melodia imbattibile, con cui chiunque dominerebbe la stagione pop, e ci fa un piccolo ricamino meraviglioso, a margine della canzone. Prendete il passaggio centrale di 'Sparring partner', quello che apre la canzone al pianoforte: non viene mai usato nel cantato. Che lo stesso riesce a farne a meno egregiamente. Una canzone perfetta - 'una calma più tigrata' - una canzone stupenda."
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