"Quando Don Blasco sentiva esaltare la bontà del giovane re di Sardegna, alzava le braccia sul capo, scotendo le mani come alacce di pipistrello, con un gesto d'orrore disperato: -Passa Savoia! Passa Savoia!-.
Nel 1713, quando Vittorio Amedeo, assunto al trono di Sicilia, era venuto nell'isola, in gran pompa, traversandola da un capo all'altro, il passaggio del nuovo re era stato seguito da una mal'annata come da un pezzo non si rammentava l'eguale; e nelle popolazioni spaventate ed immiserite era rimasto in proverbio quel detto: Passa Savoia! Passa Savoia!
come il sintomo di una sciagura, di un castigo di Dio."
Mondadori, Milano - 1991
pag. 195
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