"Si voltò e offrì l'otre a Bill. Bill gli porse una delle nostre bottiglie. Il basco gli fece segno di no con un dito e gli restituì la bottiglia, schiacciando il tappo col palmo della mano. Poi sollevò il suo otre.
«Arriba! Arriba!» disse. «Lo tiri su.»
Bill alzò l'otre e, con la testa piegata indietro, lasciò che il getto del vino gli zampillasse in bocca. Quando finì di bere e raddrizzò il recipiente, gli colò qualche goccia sul mento.
«No! No!» dissero parecchi baschi. «Non così.»
Uno di loro strappò di mano l'otre al suo proprietario, che s'accingeva a fornire una dimostrazione. Era giovane e teneva l'otre con il braccio teso e lo sollevò in alto, strizzando il sacco di cuoio con la mano in modo da far sprizzare direttamente in bocca il getto del vino. Era così che lo teneva e il vino descriveva una netta e precisa traettoria dall'otre alla bocca, e lui continuava a inghiottire, a un ritmo uniforme e regolare."
Ernest Hemingway: Fiesta
Arnoldo Mondadori editore, Milano - 1995
traduzione di Ettore Capriolo
pagg. 106-107
catalogazione: una delle librerie in soggiorno
La ringrazio per Blog intiresny
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