"È atroce nutrirsi di pappa per gatti. Prima di tutto perché è pessima. E poi perché dopo ti odi. Ti guardi allo specchio e dici: 'Questo moccioso ha fatto fuori la sbobba dei gatti.' Sai di essere soggiogato da una forza oscura e detestabile che, nel profondo delle viscere, sghignazza a crepapelle.- Il diavolo?
- Lo chiami come vuole.
- Per me è indifferente. Non credo in Dio, per cui non credo nel diavolo.
- Io credo nel nemico. Le prove dell'esistenza di Dio sono deboli e bizantine, le prove del suo potere ancora più inconsistenti. Le prove dell'esistenza del nemico interiore sono evidenti e quelle del suo potere schiaccianti. Credo nel nemico perché, tutti i giorni e tutte le notti, lo incontro sul mio cammino. Il nemico è quello che dall'interno distrugge tutto ciò che vale. È quello che ti mostra il disfacimento insito in ogni realtà. È quello che ti rivela la tua bassezza e quella dei tuoi amici. È quello che, in un giorno perfetto, troverà un'ottima ragione per torturarti. È quello che ti ispirerà il disgusto per te stesso. È quello che, quando scorgi il viso celeste di una sconosciuta, ti rivelerà la morte contenuta in tanta bellezza.
- Non è anche quello che, mentre stai leggendo nella sala di attesa di un aeroporto, te lo impedisce con la sua conversazione asfissiante?"
Voland, Roma - 2003
traduzione di Biancamaria Bruno
pag. 25
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