lunedì 14 settembre 2009

Intensive Care

"Andò alla scrivania, dove erano accatastati, in una gran confusione, tabulati, fotografie, appunti e messaggi telefonici. C'era una bottiglia di birra da un litro e una piastrella da pavimento con l'impronta sanguinosa di una scarpa, ambedue chiuse in buste di plastica, con il cartellino che le contraddistingueva come prove. Sparsi qua e là c'erano dieci piccoli vasetti di formalina, ognuno contenente una falange umana tagliata anatomicamente alla seconda giuntura. Quando si ha a che fare con corpi non identificati, decomposti oppure consunti dal fuoco, non è sempre possibile ottenere le impronte digitali con i soliti metodi. Incongruo in mezzo a questa confusione macabra, si vedeva un vasetto di lozione Intensive Care."

Patricia D. Cornwell: Postmortem
Arnoldo Mondadori Editore, Milano - 1994
traduzione di Marco Amante
pag. 45

catalogazione: libreria di fianco al tavolo del computer

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