martedì 12 maggio 2009

Jacques l'ottimista

"È oggi che si decide cosa sarà il mondo nel 2050 e si prepara quello che sarà nel 2100. A seconda di come ci comporteremo, i nostri figli e i nostri nipoti abiteranno un mondo vivibile o passeranno un inferno, odiandoci a morte. Per lasciar loro un pianeta abitabile, dobbiamo prenderci la briga di pensare al futuro, di capire da dove viene e come agire su di esso. È possibile: la Storia obbedisce a leggi che permettono di prevederla e indirizzarla. La situazione è semplice: le forze del mercato controllano il pianeta. Ultima espressione del trionfo dell'individualismo, questo mercato trionfante del denaro spiega il grosso dei più recenti sussulti della Storia: per accelerarla, negarla, dominarla.
Se questa evoluzione andrà a termine, il denaro porrà fine a tutto ciò che possa nuocergli, compresi gli Stati, che distruggerà a poco a poco, persino gli Stati Uniti d'America. Diventato l'unica legge del mondo, darà vita a quello che chiamerò 'iperimpero', inafferrabile e planetario, creatore di ricchezze commerciali e di nuove alienazioni, di estreme fortune e di estreme miserie.
La natura sarà sistematicamente depredata, e tutto diverrà privato, compreso l'esercito, le forze di polizia e la giustizia. L'essere umano sarà allora bardato di protesi, prima di diventare lui stesso un artefatto, venduto in serie a consumatori diventati a loro volta artefatti. Poi l'uomo, divenuto ormai inutile alle proprie creazioni, scomparirà."

Jacques Attali: Breve storia del futuro
Fazi editore, Roma - 2007
traduzione di Eleonora Secchi
pag. 5

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