«You Person?» chiese la voce di lei in inglese.
Hugh sapeva già, da quando lei gli aveva recitato il contenuto del biglietto da visita che le aveva dato sul treno, che pronunciava il suo nome 'you'.
«Sì, sono io, voglio dire 'You', voglio dire che sbaglia la pronuncia del mio nome in un modo incantevole».
«Non sbaglio mai la pronuncia di nulla. Guardi che non ho mai ricevuto...».
«Invece sì! Lascia cadere le h come... come perle nella coppetta di un mendicante cieco».
Vladimir Nabokov: Cose trasparenti
Adelphi edizioni, Milano - 1995
traduzione di Dmitri Nabokov
pag. 63
catalogazione: una delle librerie in soggiorno
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