lunedì 16 marzo 2009

lo stesso coraggio per uccidere e morire

"Non appena spunta il sole, Daria esce di soppiatto dalla tenda e si reca da Bibi-jan, la vecchia levatrice, la saggia, la santona. La pace sia con te, dice, chinandosi per baciare la mano rugosa della vecchia.
Bibi-jan ha già vissuto così tante estati e così tanti inverni sotto il cielo di Dio, che nessuno, nemmeno lei, ricorda quanti. Gli uomini credono e hanno fiducia in lei, seguono il suo consiglio, vogliono che tiri fuori i loro figli da dentro le loro mogli. Si rivolgono a lei quando sono malati, le portano i figli e il bestiame moribondi. Bibi-jan è presente a matrimoni e funerali. Prima di andare in guerra, gli uomini si recano da lei, le permettono di toccarli, benedirli, confortarli, infondendo loro coraggio. Coraggio di uccidere. Coraggio di essere uccisi."

Siba Shakib: La bambina che non esisteva
Piemme editore, Casale Monferrato 2008
traduzione di Claudia Lionetti
pag. 42

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