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Bibi-jan ha già vissuto così tante estati e così tanti inverni sotto il cielo di Dio, che nessuno, nemmeno lei, ricorda quanti. Gli uomini credono e hanno fiducia in lei, seguono il suo consiglio, vogliono che tiri fuori i loro figli da dentro le loro mogli. Si rivolgono a lei quando sono malati, le portano i figli e il bestiame moribondi. Bibi-jan è presente a matrimoni e funerali. Prima di andare in guerra, gli uomini si recano da lei, le permettono di toccarli, benedirli, confortarli, infondendo loro coraggio. Coraggio di uccidere. Coraggio di essere uccisi."
Siba Shakib: La bambina che non esisteva
Piemme editore, Casale Monferrato 2008
traduzione di Claudia Lionetti
pag. 42
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