domenica 8 giugno 2008

da ragazzo di bottega a campione del mondo

"Intervistatore: - Quale è stato il tuo impatto con l'ambiente?
Bruno Conti: - È stata dura, perché non avevo nessuno che mi poteva accompagnare agli allenamenti. A Roma, di sera, avevo anche paura, non ero mai stato solo. Ero un ragazzo semplice, lavoravo in un negozio di casalinghi di mia zia dove portavo le bombole di gas da dieci, quindici chili nelle case delle famiglie. Ogni giorno, per gli allenamenti, andavo da casa alla Stazione Termini, da lì alla Magliana in autobus e dalla Magliana al Tre Fontane a piedi e ritorno. Pensa che quando Liedholm mi chiamò per aggregarmi alla prima squadra ho trascorso una settimana nascosto dai giornalisti perché temevo di dire qualche cosa che potesse compromettere il mio esordio nella Roma."

Alberto Mandolesi: La storia siamo noi - La Roma raccontata dai suoi protagonisti
Edizioni La Campanella, Roma - 2004
pag. 109

catalogazione: C S4 P6

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