lunedì 30 giugno 2008

punto

"Immediata, l'impressione era che l'uomo si fosse suicidato. La pistola era a terra, a destra della poltrona su cui era rimasto seduto: vecchia arma da guerra '15-'18, tedesca, uno di quei souvenir che i reduci si portavano a casa. Ma c'era, a cancellare nel brigadiere l'immediata impressione del suicidio, un particolare: la mano destra del morto, che avrebbe dovuto penzolare a filo della pistola caduta, stava invece sul piano della scrivania, a fermare un foglio su cui si leggeva: «Ho trovato.»

Quel punto dopo la parola 'trovato' nella mente del brigadiere si accese come un flash, svolse, rapida e sfuggente, la scena di un omicidio dietro quella, non molto accuratamente costruita, del suicidio."


Leonardo Sciascia: Una storia semplice
Adelphi editore, Milano - 1989
pag. 18

catalogazione: G P1

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ogni tanto ho bisogno di un colpo

"Il ragazzo è uscito dal cesso, lo guardiamo uscire, anche lui ci guarda. Ha gli occhi neri e la barba sottile. Passa accanto all'acquario e scompare nella scala a chiocciola.

«Vado in bagno.»


Traballa sulle piastrelle, poi di colpo prende la rincorsa e si butta contro il muro con la testa, così forte che le pareti rimbombano. Mi alzo e la raggiungo.

«Ma che fai?» Ride, e mi scaccia dalle sue spalle, quella risata mi spaventa più che qualsiasi pianto.

«Ogni tanto ho bisogno di un colpo.»"


Margaret Mazzantini: Non ti muovere
Arnoldo Mondadori editore, Milano - 2004

pag. 178


catalogazione: libreria dietro al computer

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domenica 29 giugno 2008

ciò che deve accadere accadrà...

"Spesso i libri, o gli istruttori privati, suggeriscono alcune condizioni preliminari allo studio dello yoga; dicono che occorre disciplinarsi prima di cominciare la pratica. Dicono che non bisogna fumare, che bisogna essere vegetariani, che bisogna rinunciare a tutti i beni del mondo, che bisogna seguire un modello. Tali suggerimenti sono infelici. Perché comportamenti di questo tipo, senz'altro desiderabili se si verificano in noi come conseguenza dello yoga, non sono condizioni preliminari. Per esempio, alcuni mi hanno detto che prima di cominciare la pratica dello yoga erano schiavi del fumo, e che poi, come risultato della pratica, non ne sentivano più il bisogno. Non hanno smesso di fumare per poter praticare lo yoga. Si comincia da dove si è, come si è, e ciò che deve accadere, accadrà."

T.K.V. Desikachar: Yoga e religiosità
Edizioni Mediterranee, Roma - 1984

traduzione di Adriana Rocco

pag. 20


catalogazione: il comodino del Bip
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magia

"Ferma è l'aria in una stanza vuota; solo un alito lieve fa gonfiare le tende; fremono appena i fiori nel vaso. Scricchiola una fibra della sedia di vimini anche se nessuno vi è seduto."





Virginia Woolf: La stanza di Jacob
Marsilio editore, Venezia - 1994
traduzione dall'inglese di Mirella Billi
pag. 49

catalogazione: C S2 P6

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sabato 28 giugno 2008

il mondo è la mia ostrica

"La stessa meticolosità con la quale il gatto tiene sotto controllo il proprio territorio viene riservata a ciò che sta fuori. I gatti passano ore alla finestra in un apparente stato di catalessi visiva; se scorgono qualcosa si scuotono, come se avessero un repentino risveglio, allungano il collo e prendono un'espressione stupita o orripilata, quando non cattivissima. Se seguiamo la direzione del loro sguardo, il più delle volte ci accorgeremo che non c'è nulla di particolare: forse un'ombra, una foglia secca, un uccello di passaggio, di certo qualcosa di assolutamente irrilevante nel peso dell'Universo; come quei giochi di osservazione per tenere in esercizio la memoria visiva in cui bisogna trovare i «ventidue minutissimi particolari» per cui differiscono le vignette. Per il gatto non è un gioco: è un modo di sospendere il tempo ed evidenziare lo spazio, mettersene al centro e contemplarlo. O tenerlo d'occhio, in caso di gatti particolarmente svegli... In ogni caso, la capacità di raccogliersi e riflettere determina in importante progresso: lo spazio osservato non è più un confine di qualcosa, ma mondo a sé, e come tale non più terra delimitata ma terra da scoprire."

I. Sibaldi, L. De Tomasi, S. Daniele: Gattoterapia
Salani editore, Milano - 2005

pag. 44


catalogazione: una delle librerie in ingresso

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lo swell

"Avgustìs in presenza di quello sbarbatello non poteva certo ricorrere al linguaggio forbito della sua professione: il mio paese è il mare, dalla superficie fino al fondale; la capitale è la mia nave, la lingua ufficiale lo swell*, la religione di stato una buona bestemmia e la moneta ufficiale gli insulti. Il ragazzo lo avrebbe creduto un po' tocco. Fornì dunque una risposta meno impegnativa."


Ioanna Karistiani: Le catene del mare
Edizioni e/o, Roma - 2008
traduzione dal neogreco di Maurizio De Rosa
pag. 126

catalogazione: C S3 P3

* a swell, in the context of an ocean, is a formation of long wavelength ocean surface waves on the sea. Swells are far more stable in their directions and frequency than normal oceanic waves since they are formed by tropical storms and by stable wind systems.
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venerdì 27 giugno 2008

Penguin Cafè Orchestra: perpetuum mobile


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pane, burro e un tubetto di colore

"Entrammo in un camerone lungo lungo dove si sarebbe potuto ballare comodamente se il pavimento non fosse stato ingombro delle più varie cianfrusaglie. C'erano scarpe, carte, vestiti, scatole di colori rivoltate, il tutto in gran disordine; in mezzo alla camera poi si alzavano delle grosse armature di legno, come quelle che servono per raccogliere le pere e, tutt'intorno alle pareti, erano appesi dei grandi quadri. Su un lungo tavolo di legno c'era un piatto, nel quale pane e burro facevano compagnia ad un tubetto di colore. Una bottiglia di vino vi stava accosto."

Joseph von Eichendorff: Storia di un fannullone
Giulio Einaudi editore, Torino -1971

traduzione di Ugo Natoli
pag. 72

catalogazione: libreria dietro al computer

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ricordando Fabrizia*

"I servi della casa erano cinque e il loro capo era Pedròn, il giardiniere. In gioventù era stato ladro di cavalli in Andalusia. Presso le famiglie dell'isola si usava prendere a servizio persone compromesse con la legge per consentire loro di cambiare vita e di riscattarsi. Così su raccomandazione dell'arcivescovo fu assunto Pedròn, che aveva introdotto nella casa anche sua moglie Dida e le altre tre donne: Antonia, Inès e Francesca."



Fabrizia Ramondino: Storie di patio
Einaudi, Torino - 1983
pag. 21

catalogazione: S S6 P7


*Fabrizia Ramondino ci ha lasciato il 23 giugno scorso.
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giovedì 26 giugno 2008

que sera, sera... whatever will be, will be...

"«I suppose a man never was placed in a more ridiculous position,» he said, after looking down, and looking up, and laughing, and frowning, and walking off, and walking back again. «But I see no way out of it. What will be, will be. This will be, I suppose. I must take off myself, I imagine -- in short, I engage to do it.»"



Charles Dickens: Hard times

Wordsworth Editions Ltd., Cumberland House - 1995

pag. 180


catalogazione: libro trovato all'areoporto di Ciampino la sera del 25 giugno 2008

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quando si festeggerà a Teheràn?

"Nonostante la storia iraniana del secolo scorso sia costellata da parecchie rivoluzioni, popolari, avanguardiste, secolari, religiose, violente e tranquille in combinazioni diverse, nessuna di esse ha mai raggiunto i risultati sperati, almeno non nel senso in cui il popolo alla fine dicesse: oh, ne valeva la pena, che figata, andiamo a festeggiare in quel nuovo locale messicano, finalmente potrò indossare i gemelli che mi hai regalato per il mio compleanno."

Tirdad Zolghadr: Softcore
Isbn Edizioni, Milano - 2008
traduzione di Massimo Gardella
pag. 48

catalogazione: in lettura

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mercoledì 25 giugno 2008

si può pensare di salvarsi l'anima solo essendo scarognati?

"Le cose sono semplici. C'è un male, che è la pietra angolare sulla quale poggiano tutti gli altri mali, ed è la voracità; e nessuno ne è immune. Qualcuno è più fortunato, più abile, più attivo e riesce ad accumulare di più: ma che vuol dire? Chi non ce l'ha fatta non è migliore. Come si può pensare di salvarsi l'anima solo essendo scarognati, inetti, pigri? Tutti tendono sempre a considerare scandalosamente eccessive le ricchezze più grandi delle proprie, ma credi davvero che rifiuterebbero di aumentare i loro beni, se ne fossero capaci?"

Francesca Duranti: Effetti personali
Rizzoli, Milano - 1991

pag. 90

catalogazione: libreria in ingresso
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il rinculo dell'artista

"L'artista non terrà conto delle esigenze del pubblico, poiché egli stesso rappresenta la più spinta esigenza dello spirito. Non sarà riconosciuto da tutti quei teorici che pretendono di avere le uova senza ricorrere alla gallina. Egli non subisce la Moda, perché la Moda, piccola o grande, dovrà sorgere da lui, e non darà mai quel che si cerca da lui. Lo si aspetterà a destra e verrà fuori a sinistra; supponiamo che avanzi ed ecco invece che rincula. Il gambero, per esempio, che cerca il suo alimento sa molto meglio di voi e di noi dove trovarlo - e poi in fin dei conti ciascuno ha il suo modo di crepare di fame. La gloria si avvicina all'artista a passo di danza macabra. Quando sarà disteso sotto la sua croce, egli avrà tutte le fortune."

Bruno Barilli: Il paese del melodramma
Adelphi, Milano - 2000
pag. 81

catalogazione: C S2 P8

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martedì 24 giugno 2008

è necessario prendere posizione

"Io qualche volta dico lei parlando di Dio. Ma, normalmente, quando dovrei usare il pronome, anziché dire lui o lei o esso cerco di ripetere la parola Dio. Dio ci ha creati a immagine di Dio, per esempio. Non a immagine di lui o a immagine di lei, ma: Dio ci ha creati a immagine di Dio. Ripeto il termine. È un piccolo espediente, questo, tra le decine che tocca usare. È necessario prendere posizione, socialmente, contro l'ingiustizia nella chiesa e nella tradizione cristiana che tiene ancora la donna in secondo piano. Lo facciamo nei monasteri, e lo facciamo individualmente."

Fritjof Capra, David Steindl-Rast: L'universo come dimora
Giangiacomo Feltrinelli editore, Milano - 1993

traduzione di Bruno Amato-Guado

pag. 121

catalogazione: libreria in ingresso

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class action

"A TUTTI I PASSEGGERI DI PRIMA CLASSE DELLA REGENT-PACIFIC AIRLINES: ATTENZIONE!
Avete riscontrato perdite di capelli e/o presenza di piattole in seguito al contatto con le fodere, con i cuscini o le coperte della suddetta compagnia aerea? Se desiderate prendere parte ad un'azione legale collettiva, contattate il seguente numero..."



Chuck Palahniuk: Ninna nanna
Oscar Mondadori, Milano - 2005
traduzione di Matteo Colombo
pag. 52

catalogazione: C S4 P3

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lunedì 23 giugno 2008

tutto mio

"GERTRUDA Per spiattellarci davanti la verità tutta e intrèga, ce dirò che me sono permettuta... Permettuta? Permettuta, un corno! Sono o sono no la reina? È o è no mia l'interità totale de questo regname? Sì? E 'lora è mia anca la stanza dove el mio suadisante filiuolo ha istabilito che lei aresse da dormire.

IL FRANZESE Oi forse diciuto, reina, il contrario?

GERTRUDA Inzomma, me sono ciappata el deritto d'entrare indidentro della stanza sua de lei, che è poi mia de me, como tutte le stanze de qui, como tutti i prati e le pratarie, le foreste e le forestarie. In del resto, quel deritto me lo sarei ciappato anca se aressi savuto che lei se trovava qui belle che nudo o, al massemo, cont in de sù gli slip. Anzi, a dirci la verità, è domaggio che non sia incosì. Ne tu dì rienno?"

Giovanni Testori: L'Ambleto
Rizzoli editore, Milano - 1972

pag. 37


catalogazione: libreria dietro il computer
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prima di scrivere, pensa!

"- Il calcolatore ha rivelato di avere una mente, una mente sua, sulla quale spesso modelliamo la nostra. Non c'è niente di sorprendente in questo: come tutte le macchine che hanno a che fare con la conoscenza, il calcolatore incorpora una filosofia. Alla stessa maniera, una filosofia era incorporata nella penna che scrive e nella macchina da scrivere. Per questo, direi che il calcolatore è una macchina filosofica, perché impone a chi la usa le proprie concezioni, o almeno le concezioni in base a cui è stata costruita. Per esempio, qualunque cosa facciamo con un calcolatore, possiamo disfarla. Possiamo sempre tornare allo stato iniziale, e possiamo modificare il nostro lavoro illimitatamente.
- E non le pare un grande vantaggio, questo?
- No, perché il nostro lavoro nasce sin dall'inizio interminato, indefinito, incompiuto e tale resta fino alla fine. Del resto, come tutte le filosofie, anche questa crea le sue malattie. Alcuni vengono presi, davanti a un calcolatore, da una specie di delirio del ritoccare, del rifare, del modificare.
- E che c'è di male?
- È semplice. Prima del calcolatore, il disfare era un'operazione molto complicata, quindi i lavori nascevano solo dopo essere stati pensati a fondo: si rifletteva su quel che si sarebbe scritto, perché si sapeva che il prodotto di questo lavoro non sarebbe stato facilmente modificabile. Ora invece, la modificabilità infinita delle cose che si fanno con il calcolatore ci spinge a non pensare prima, ma a pensare al più mentre scriviamo. O a non pensare affatto. E questo cambia parecchio le cose."


Raffaele Simone: La mente al punto
Editrice Laterza, Bari - 2002
pag. 88

catalogazione: C S4 P6

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domenica 22 giugno 2008

trasformarsi in una pianta in vaso

"Che cos'è l'«invisibilità indiana» di cui parla?

Rose: Ci sono sempre due modi di considerare la cosa. In un senso si tratta dell'invisibilità imposta agli indiani, e questo ci riporta al discorso sul sistema di istruzione americano, in cui gli indiani sono deliberatamente resi invisibili, in cui la gente può crescere in un'area circondata da indiani che hanno conservato la loro cultura, che praticano ancora la loro religione, che vivono in territori di riserve amministrate federalmente, ma non lo sa. Il fatto che i non indiani possano non accorgersene è una forma di invisibilità. L'altra è quella che un indiano si autoimpone: specialmente in un contesto conflittuale, spesso in una situazione scomoda o di confronto, un indiano si trasformerà in una pianta in vaso, se capisce cosa voglio dire. Un indiano è capace di ritrarsi fino a far parte dell'arredamento o di una parete. Anche questa è una forma di invisibilità. È mimetismo, arte di mimetizzarsi. È uno stratagemma per sopravvivere."


Laura Coltelli: Parole fatte d'alba
Castelvecchi, Roma - 1995

pag. 116


catalogazione: una delle librerie in soggiorno

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attenzione alla ricrescita!

"Questo era troppo perché, nel mondo dei colori e delle tinte per capelli, esistono regole ben precise. Il biondo ha ben poco a che fare con la rispettabilità. Una bionda può eludere questa regola a una sola condizione: che sia bionda naturale! L'autenticità è un problema specifico delle bionde. Le brune, le rosse e le castane possono tingersi i capelli quanto vogliono e in tutte le gradazioni che desiderano, senza sentirsi chiedere cinquanta volte al giorno se si tratta veramente del loro colore naturale. Il desiderio di essere bionda rafforza in una donna la propensione alla scaltrezza e la costringe a mentire. I suoi tentativi di frode vengono però sventati molto facilmente. Mentre lei si affanna a convincere la gente, la verità sogghigna insidiosa dalla radice dei capelli. Il capello biondo rende disonesta la donna che vuole piacere e poco socievole quella onesta."

Elif Shafak, Il palazzo delle pulci
Rizzoli, Milano - 2008
traduzione dal turco di Stefania Manzana e Luisa Martolini
pag. 90

catalogazione: non attribuita

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sabato 21 giugno 2008

presi nella rete...

"Talvolta, tardi, tardi, molto dopo che gli impiegati di mezza età che pagano il mutuo sono andati a letto, la rete assume una speciale carica mutagenica. Questa cosa, questa stupenda, dilagante, ronzante, enorme cosa simile ad una ragnatela, è ora nelle mani di chi abita nei seminterrati, ha l'insonnia, e degli adolescenti che stanno con le luci della camera da letto spente e i computer accesi. E va avanti... La rete è una delle poche cose fantastiche che noi abbiamo e i nostri genitori non avevano e, cosa ancor più importante, che nemmeno i nostri zii e zie yuppy, che avevano tutto, avevano. Sembra il nostro terreno, anche se il nostro nome non è sulla targhetta. Noi l'abbiamo organizzata. Noi ci viviamo."

J. C. Herz: I surfisti di Internet
Giangiacomo Feltrinelli editore, Milano - 1995
traduzione di Giuliana Giobbi
risvolto di copertina

catalogazione: libreria del Bip in camera da letto


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lettere attraverso il tempo

"Giulia cittadina romana all'Imperatore Publio Aelio Traiano Adriano. A Roma. Alla fine del mese di marzo, anno MMDCCLX.

La tua immagine batte sul mio sterno. Questa moneta fuori corso, né amuleto né feticcio, serve solo a ricordarmi che sei stato nel tempo. Ignoro se vi permani. Nell'affidarla all'orafa, una donna dotata di un amore ragionevole per la bellezza, mi sono limitata a ricordarle che sei stato sobrio ma non severo. Lei ha racchiuso il denarius, di un argento un po' spento e consumato dal tempo, in un cerchio d'oro spesso che ha fatto pendere da un semplice laccio di cuoio. Lo chiudo intorno al mio collo con un piccolo gancetto in oro. Sei diventato un monile. Non escludo che ai tuoi giorni, spingendoti con il pensiero verso il tempo a venire, tu abbia potuto prevedere questa tua trasformazione. In tal caso, un sorriso ha certamente accompagnato la tua previsione. Se abbasso il capo ti vedo. Il tuo profilo laureato si inscrive tra le lettere del tuo nome: Caesar Traianus Hadrianus Augustus Imperator."

Marina Pierani: Lettere VI ad Adriano Imperatore
in bozze
pag. 25

catalogazione: cassetto della scrivania


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venerdì 20 giugno 2008

l'aromatica fratellanza del cioccolato

"In quell'anno, nella stessa epoca in cui Napoleone si leccava le ferite per la disfatta, Eulalia de Callís mandò suo nipote Rafael Moncada nelle Antille perché incrementasse il commercio del cacao. Pensava di vendere cioccolato, pasta di mandorle, conserva di noci e zucchero aromatico a pasticceri e produttori di cioccolatini in Europa e negli Stati Uniti. Aveva sentito dire che agli americani piacciono molto i dolci. La missione del nipote consisteva nel tessere una rete di contatti commerciali nelle città più importanti, da Washington a Parigi. Mosca rimaneva in sospeso, perché era tutta macerie, ma Eulalia confidava che presto il fumo della guerra si sarebbe dissipato e la capitale russa sarebbe stata ricostruita con lo stesso splendore di prima. Rafael partì per un viaggio di undici mesi, in cui avrebbe traversato mari e si sarebbe logorato i reni in estenuanti cavalcate, per siglare l'aromatica fratellanza del cioccolato immaginata da Eulalia."

Isabel Allende: Zorro
Giangiacomo Feltrinelli editore, Milano - 2005
traduzione di Elena Liverani
pag. 159

catalogazione: libreria dietro il computer

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fibbia galeotta

"Non potendo più reggere, Genji sgusciò fuori dal suo nascondiglio, e insinuatosi cautamente tra le cortine di gala della dama, le andò così vicino da poter toccare lo strascico del suo manto. Essa lo riconobbe subito dal profumo regale che portava, e sopraffatta dalla sorpresa e dal terrore cadde prona sul divano.

- Vi ripugna perfino di posar gli occhi su di me? - gridò Genji, e disperato si aggrappò all'orlo del suo manto. In preda al panico essa se lo fece scivolar giù dalle spalle, e sarebbe fuggita lasciandoglielo nelle mani; ma per sua mala ventura i capelli le si impigliarono nella fibbia ed essa rimase immobilizzata. Con orrore si rese conto che un destino più forte di lei stava congiurando di lasciarla in balia del Principe."

Murasaki: Storia di Genji il Principe splendente
Einaudi editore, Torino - 1957
Traduzione dal giapponese di Adriana Motti
pag.280

catalogazione: S S4 P5

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lasciarsi bruciare

"Autoproduzione o autodafé?
Il libro è, di per sé, oggetto niente affatto innocuo; ma che cosa c'è di più inquietante di una comunità di libri, di una biblioteca? Pochi sono disposti a considerare il lato compromettente di una serie di scaffali pieni di volumi. Essi sembrano in nostro pieno dominio, come il genio nell'ampolla; possiamo evocarne, quando crediamo, una parte del sapere che contengono, per poi farlo ripiegare, a piacimento, fra le loro ali di carta pressante.
In realtà, una volta costituitasi, una biblioteca è una entità indipendente, che vive di vita propria ed ha un potere che ci condiziona, prima ancora di aprire una sola pagina.
Essa è un luogo dove ragione e pazzia stanno benissimo fianco a fianco. Difatti Don Chisciotte diventa pazzo, ossia diventa Don Chisciotte, per effetto della sua biblioteca, e il curato e il barbiere faranno ripulisti dei suoi libri nell'illusione di nettargli il cervello da tutte le malattie della testa. Dopo la lettura di certe opere, il mondo non è più, sia pure impercettibilmente, ciò che era prima. Circondarsi di una biblioteca significa scommettere sulla possibilità che tutto vada fuori sesto. Con i libri non c'è via di mezzo: o bruciarli, come il Califfo Omar e l'eroe di Auto da fé di Canetti, o lasciarsene bruciare." Giuliano Gramigna


Bandinelli, Lussu, Jacobelli: Farsi un libro
Stampa Alternativa, Roma - 1990
pag. 43

catalogazione: veranda P3

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giovedì 19 giugno 2008

numeri che fanno i matti dietro la virgola

"- Eh sì, i numeri sono creature davvero fantastiche. Sai, in fondo di banali non ce ne sono. Ciascuno ha un suo profilo, i suoi segreti. Non si riesce mai a scoprire tutti i loro trucchetti. Ad esempio il serpentone di nove dietro lo zero e la virgola che non finisce mai, e che però è come un semplice uno. E poi ce ne sono molti altri che sono ancora più indisciplinati e dietro la virgola fanno i matti. Sono i numeri irragionevoli. Si chiamano così perché non stanno alle regole del gioco."

Hans Magnus Enzensberger: Il mago dei numeri
Giulio Einaudi editore, Torino - 1997

traduzione di Enrico Gianni

pag. 71

catalogazione: libreria dietro il computer

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bagno minimalista

RORSCHASH, 6
"Il bagno dei Rorschash fu a suo tempo una cosa di lusso. Su tutta la parete di fondo, collegando fra loro gli apparecchi sanitari, tubature di rame e di piombo, con le diramazioni visibili compiacentemente intricate, e provviste di una quantità verosimilmente superflua di manometri, termometri, flussometri, igrometri, valvole di sicurezza, volani, manette, manopole, miscelatori, leve e chiavi di ogni genere, tracciano una scena da sala macchine che contrasta in modo impressionante con la raffinatezza dell'ambiente: una vasca da bagno di marmo venato, un'acquasantiera medievale usata come lavandino, dei portasciugamani di fine secolo, rubinetti di bronzo scolpiti a forma di sole raggiante, testa di leone, collo d'oca, e qualche altro oggetto d'arte e rarità: una palla di cristallo, come se ne vedevano una volta nei dancing, appesa al soffitto che rifrange la luce da centinaia di piccoli specchi come occhi di mosca, due sciabole giapponesi da cerimonia, un paravento fatto di due lastre di vetro che includono una profusione di fiori d'ortensia seccati, e un tavolinetto Luigi XV di legno dipinto, che regge tre lunghi flaconi di sali da bagno, profumi e latte di bellezza, raffiguranti, rozzamente sbozzate, tre statuine forse antiche: un giovanissimo Atlante che porta sulla spalla sinistra un mondo in miniatura, un Pan itifallico, una Siringa tutta spaurita già mezzo giunco."


Georges Perec: La vita istruzioni per l'uso
Rizzoli, Milano - 1984
traduzione di Dianella Selvatico Estense
pag. 426

catalogazione: S S2 P5

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mercoledì 18 giugno 2008

de brevitate vitae

"Infine tutti sono d'accordo che nessuna attività può essere bene esercitata da un uomo affaccendato, non l'eloquenza, non le professioni liberali, dal momento che l'animo deconcentrato non recepisce nulla in profondità, ma tutto rigetta come cibo ingozzato. Nulla è più estraneo all'uomo affaccendato del vivere: di nulla è meno facile la conoscenza. Di insegnanti delle altre scienze ce ne sono tanti, e alcune di esse sembra che i ragazzi le abbiano assimilate al punto di poterle anche insegnare: ci vuole tutta una vita per imparare a vivere, e, ciò forse ti stupirà di più, ci vuole tutta una vita per imparare a morire."

Lucio Anneo Seneca: La brevità della vita
Rizzoli, Milano - 2002

traduzione di Alfonso Traina
pag. 57


catalogazione: libreria in camera da letto

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lasciate quella mano!

"Après la petite formule rituelle de politesse permettez-moi de vous présenter...on peut se serrer la main, mais attention: si c'est avec une femme, il faut attendre qu'elle l'ait tendue la première, de même pour un personnage important. Ne tendez pas deux doigts ou une main molle et fuyante, à l'invers, n'écrasez pas la main qui vous est tendue, ne la secouez pas et ne la gardez pas plus qu'il ne se doit.

Le baisemain est de moins in moins répandu, sauf dans certaines rares occasions ou réceptions très mondaines. Si ce geste ne vous est pas familier, ne vous obligez pas à le faire, vous vous sentiriez ridicule... et le seriez donc très certainement! De toute façon, il est à exclure envers une jeune fille, sur une main gantée, dans la rue ou un lieu public. Un simple petit salut courtois de la tête suffit amplement."

Nathalie Pacout: Le savoir-vivre aujourd'hui
Guide Marabout, Alleur - 1988
pag. 60

catalogazione: S S1 P8

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martedì 17 giugno 2008

ovviamente, si sta attenti alla polizia!

"Lo guardai assai stupito.

- Sì, - continuò a bassa voce, - qui da noi c'è una tale persona. Viene da una famiglia di poveracci, è persino analfabeta ma compie veri prodigi. Se voi, per esempio, l'andaste a trovare col desiderio di vedere un qualsiasi vostro conoscente già defunto, egli ve lo mostrerebbe di sicuro.


- E in che modo?


- Questo è il suo segreto. Perché, anche se è un ignorante, anzi non parla quasi, nelle cose soprannaturali ha una potenza straordinaria! Tutti i mercanti lo hanno in grande rispetto!


- E in città lo sanno tutti?


- Lo sa chi vuole saperlo, signore; beh, ovviamente, si sta attenti alla polizia. Perché, comunque la si pensi, sono pur sempre cose proibite e il popolino fa presto a lasciarsi tentare, il popolino, la plebaglia... si sa... si infervora subito."

Ivan S. Turgenev: Racconti fantastici
Edizioni e/o, Roma - 1983

traduzione dal russo di Gian Luigi Giacone

pag. 67


catalogazione: libreria dietro al computer

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chi bello vuol comparire

"In verità per affidarsi al tonsor (barbiere) ci voleva un bel coraggio, e incomodità per incomodità, sofferenza per sofferenza, i romani preferivano ricorrere ogni mattina ai buoni uffici del dropacista e farsi passare da lui il dropax, linimento depilatorio fatto di resina e di pece o farsi strofinare col psilothrum, ingrediente tratto dalla brionia o con qualunque altra di queste paste a base di gomma di edera, o di grasso d'asino, o di fiele di capra, o di sangue di pipistrello, o di polvere di vipera, che Plinio l'Antico si preoccupa di enumerare tutte quante. Preferivano anche, seguendo la raccomandazione del naturalista, combinarne l'uso con la depilazione diretta e farsi strappare i peli con le pinze della volsella."

Jérôme Carcopino: La vita quotidiana a Roma all'apogeo dell'Impero
Giuseppe Laterza & figli, Bari - 1942
pag. 259

catalogazione: S S5 P9
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lunedì 16 giugno 2008

alla larga dal Nuovo

"Questo è un errore che continua a maledire il Nuovo Mondo del continente americano con la sua sindrome più radicata: tossicodipendenza dalla novità e dal futuro, che rende retrò e superata ('un secchio di ceneri' scriveva Carl Sandburg, il poeta americano-americano) qualsiasi cosa non sia nuova di zecca. Per sottrarti al maleficio che il nuovo getta sul vecchio, immergiti più che puoi in tutto ciò che è vecchio: vecchie idee, vecchi significati, vecchie facce, vecchi oggetti. Vecchio è avventura."

James Hillman: La forza del carattere
Adelphi editore, Milano - 2000
traduzione di Adriana Bottini
pag. 85

catalogazione: S S 4 P 7

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strategie 'interne'

"Le filastrocche e le iniziali sono esempi di strategie interne verbali. Pure verbale è un racconto che racchiuda in sé le informazioni che si vogliono ricordare. Ad esempio, un mio collega che voleva ricordare la strada per andare dalla Cattedrale di San Paolo, a Londra, alla stazione di Liverpool, passando per Cannon (cannone) Street, Threadneedle (ago infilato) Street, e Broad (larga) Street, elaborò questa storiella: «Un cannone sparò per il compleanno della regina Vittoria, che stava infilando un ago per aggiustare una gonna che le era diventata larga»."

Anna Mazzucchi (a cura di): La riabilitazione neuropsicologica
Il Mulino, Bologna - 1987
pag. 235

catalogazione: libreria sotto la finestra

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domenica 15 giugno 2008

scarpe verdi

"Io ho le scarpe rotte e l'amica con la quale vivo in questo momento ha le scarpe rotte anche lei. Stando insieme parliamo spesso di scarpe. Se le parlo del tempo in cui sarò una vecchia scrittrice famosa, lei subito mi chiede."Che scarpe avrai?"Allora le dico che avrò delle scarpe di camoscio verde, con una gran fibbia d'oro da un lato. Io appartengo a una famiglia dove tutti hanno scarpe solide e sane. Mia madre anzi ha dovuto far fare un armadietto apposta per tenerci le scarpe, tante paia ne aveva. Quando torno fra loro, levano alte grida di sdegno e di dolore alla vista delle mie scarpe. Ma io so che anche con le scarpe rotte si può vivere."

Natalia Ginzburg: Le piccole virtù
Giulio Einaudi editore, Torino - 1968
pag. 21

catalogazione: S S6 P6

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giocare alle signore

"Può essere servito sulla tavola da pranzo se le invitate sono numerose, con una tovaglia bianca o di colore pastello (evitate le tovaglie rustiche o scozzesi o a grosse righe).

Sistemerete ad ogni posto una tazza da the, un piattino con forchetta da dolci (se non ne avete di speciali usate quelle da frutta), e il tovagliolino da the. La tavola della merenda non si decora con fiori, ma i piatti con i dolci saranno disposti con garbo un po' dovunque.

Quando tutte le invitate sono arrivate, fatele sedere a tavola con grande semplicità senza nessun concetto di precedenza. La padrona di casa non si siede e assicura il servizio facendosi eventualmente aiutare da un'amica."


François Perret e Charlotte de la Mesnière: La padrona di casa
G. C. Sansoni editore, Firenze - 1966

traduzione di Alfonsa Marzotto
pag. 345


catalogazione: libreria dietro al computer

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scienza in divenire

"Una volta Freud, che era un po' stizzoso, disse: quando due disputano, hanno torto entrambi. Questo è particolarmente vero nella scienza. Quando una questione è in discussione non bisogna prestare orecchio né agli uni né agli altri: vuol dire che non è ancora scienza, è in divenire. Oppure che è in mano ai mass media.

Sui giornali si legge ad esempio ogni cinque minuti che la teoria darwiniana è morta o in coma irreversibile. Ma quando mai? Quale scienziato, quale biologo pensa lontanamente che la teoria di Darwin sia moribonda? Sta benissimo, non ha mai goduto di miglior salute."


Boncinelli e Galimberti: E ora? La dimensione umana e le sfide della scienza
Einaudi editore, Torino - 2000
pag. 153

catalogazione: S S5 P7 - reparto di Ugo

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parti adottivi

"Diodorus tells us that when Zeus persuaded his jealous wife Hera to adopt Hercules, the goddess got into bed, and clasping the burly hero to her bosom, pushed him through her robes and let him fall to the ground in imitation of a real birth; and the historian adds that in his own day the same mode of adopting children was practised by the barbarians. At the present time it is said to be still in use in Bulgaria and among the Bosnian Turks. A woman will take a boy whom she intends to adopt and push or pull him through her clothes; ever afterwards he is regarded as her very son, and inherits the whole property of his adoptive parents. Among the Berawans of Sarawak, when a woman desires to adopt a grown-up man or woman, a great many people assemble and heave a feast. The adopting mother, seated in public on a raised and covered seat, allows the adopted person to crawl from behind between her legs."

Sir James George Frazer: The Golden Bough
MacMillan Paperbacks, New York (abridged edition) - 1950
pagg. 16-17

catalogazione: una delle librerie di Susan
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sabato 14 giugno 2008

Darroze - Domaine de Saint Aubin, 1974

"L'entrata in bocca è nervosa e preclude una vera esplosione di un corredo di spezie che dura fino alla fine, chiaramente pepato e con note pronunciate di liquirizia. Assemblaggio con il 70% di bacco, risulta un Armagnac potente, energico e strutturato."

AA.VV.: I distillati
Edizioni Gribaudo, Savigliano - 2005

volume primo, pag. 107


catalogazione: libreria di fronte al divano
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bibliomane del 1300

"REGOLE PER PRESTARE I MIEI LIBRI AGLI STUDENTI

È sempre stato difficile con l'aiuto delle leggi far accettare agli uomini i confini dell'onestà senza che l'astuzia dei nuovi venuti non cercasse di sopraffare i termini già esistenti e di infrangere le regole con l'impudenza della libertà. Per questo motivo, dopo essermi accortamente consigliato, ho deciso come voglio che siano dati in prestito e utilizzati i miei libri, a vantaggio di chi studia.

Anzitutto, per spirito di carità, concedo e dono tutti i miei libri uno per uno: ho già preparato un catalogo speciale per la comunità degli studenti dell'aula N di Oxford; e lo faccio in suffragio perpetuo a favore della mia anima e di quella dei miei genitori[...]

Ordino che i miei libri vengano dati per servire al progresso degli studi in prestito temporaneo, a tutti gli studenti e maestri della città, siano essi regolari o secolari, nel modo che spiego subito e che è il seguente.

Il maestro a capo della detta aula deve scegliere cinque studenti che si tratterranno in essa e ai quali è affidata la custodia di tutti i libri; quando vi sono tre dei cinque custodi e mai di meno, allora essi possono prestare uno o più libri, ma solo in consultazione o per studiarli, non voglio che mai nessun libro esca dalle mura del collegio per essere copiato o trascritto.

Dunque, quando uno studente, sia esso secolare o religioso
li reputo infatti alla pari per quanto riguarda questo beneficiochiede in prestito un libro, i custodi devono sempre accertarsi che ve ne siano due copie; se è così, possono prestarlo dietro cauzione, la quale deve essere stabilita in modo da essere superiore al valore che per loro ha il libro stesso; subito si deve registrare sia la cauzione sia il libro in uscita, con i nomi delle persone che danno il libro e di chi lo riceve, insieme al giorno e all'anno del Signore in cui viene fatto il prestito.[...]

Ogni custode, quando viene deputato a questo incarico, deve giurare di osservare tutte le regole. Inoltre, anche coloro che ricevono uno o più libri si impegneranno a non farne altro uso che di consultazione e di studio, e inoltre a non portarli fuori da Oxford e dalla cerchia dei suoi villaggi, né permetteranno che ciò accada.

Ogni anno, poi, i custodi devono render conto al magister e ad altri due suoi studenti scelti da lui; oppure, nel caso che non possa, dovrà designare tre ispettori, diversi dai custodi, i quali esaminando il catalogo dei libri dovranno controllare che siano presenti tutti i volumi o almeno la loro cauzione.[...]

Per finire voglio che, chiunque abbia avuto un libro in prestito, deve farlo vedere ai custodi almeno una volta durante l'anno e avere la possibilità, se lo desidera, di accertarsi che la sua cauzione ci sia ancora.

Inoltre, se accade che un libro vada perduto per morte, furto, frode o incuria, colui che l'ha perso o qualcuno in sua vece o, nel caso di morte, il suo esecutore, devono corrisponderne il prezzo e riavere indietro la cauzione.

E se, quale ne sia il motivo, i custodi ne hanno un guadagno, esso non dev'essere utilizzato per nient'altro che non sia la riparazione o comunque l'aiuto ai libri."

Riccardo da Bury: Philobiblon o l'amore per i libri
testo latino a fronte
traduzione di Riccardo Fedriga
BUR, Milano - 1998

catalogazione: C ponte finestra

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venerdì 13 giugno 2008

aqua

Vitruvio Vlll - 26- 27-28
"Cum haec tanta varietas sit disparibus rebus natura distributa, quod humanum corpus est ex aliqua parte terrenum, in eo autem multa genera sunt umorum, uti sanguinis, lactis, sudoris, urinae, lacrimarum. Ergo si in parva particula terreni tanta discrepantia invenitur saporum, non est mirandum, si tanta in magnitudine terrae innumerabiles sucorum reperientur varietates, per quarum venas aquae vis percurrens tincta pervenit ad fontium egressus, et ita ex eo dispares variique perficiuntur in propriis generibus fontes propter locorum discrepantiam et regionum qualitates terrarumque dissimiles proprietates.

Ex his autem rebus sunt nonnulla, quae ego per me perspexi, cetera in libris graecis scripta inveni, quorum scriptorum hi sunt auctores: Theophrastos, Timaeus, Posidonios, Hegesias, Herodotus, Aristides, Metrodorus, qui magna vigilantia et infinito studio locorum proprietates, regionum qualitates, aquarum virtutes ab inclinatione caeli ita esse distributas scriptis dedicaverunt. Quorum secutus ingressus in hoc libro perscripsi quae satis esse putavi de aquae varietatibus, quo facilius ex his praescriptionibus eligant homines aquae fontes, quibus ad usum salientes possint ad civitates municipiaque perducere.

Nulla enim ex omnibus rebus tantas habere videtur ad usum necessitates, quantas aqua, ideo quod omnium animalium natura, si frumenti fructu privata fuerit, arbustivo aut carne aut piscatu aut etiam qualibet ex his reliquis rebus escarum utendo poterit tueri vitam, sine aqua vero nec corpus animalium nec ulla cibi virtus potest nasci nec tueri nec parari. Quare magna diligentia industriaque quaerendi sunt et eligendi fontes ad humanae vitae salubritatem. Expertiones autem et probationes eorum sic sunt providendae. Si erunt profluentes et aperti, antequam duci incipiantur, aspiciantur animoque advertantur, qua membratura sint qui circa eos fontes habitant homines; et si erunt corporibus valentibus, coloribus nitidis, cruribus non vitiosis, non lippis oculis, erunt probatissimi. Item si fons novus fossus fuerit, et in vas corinthium sive alterius generis, quod erit ex aere bono, ea aqua sparsa maculam non fecerit, optima est. Itemque in aeneo si ea aqua defervefacta et postea requieta et defusa fuerit, neque in eius aenei fundo harena aut limus invenietur, ea aqua erit item probata.
Item si legumina in vas cum ea aqua coniecta ad ignem posita celeriter percocta fuerint, indicabunt aquam esse bonam et salubrem. Non etiam minus ipsa aqua, quae erit in fonte, si fuerit limpida et perlucida, quoque pervenerit aut profluxerit, muscus non nascetur neque iuncus, neque inquinatus ab aliquo inquinamento is locus fuerit, sed puram habuerit speciem, inbitur his signis esse tenuis et summa salubritate."


"Questa così grande varietà è stata assegnata a cose differenti dalla natura, se è vero che il corpo umano è per una certa quantità composto di terra, eppure contiene molti tipi di umori (sangue, latte, sudore urina, lacrime). Se dunque in una minuscola particella di elemento terreno si trovano sapori tanto contrastanti, non c’è da meravigliarsi se nella così grande vastità della terra si ritrovano innumerevoli varietà di succhi. L’acqua scorre attraverso le vene di questi succhi e restandone impregnata giunge al punto di sbocco delle sorgenti, e così, di conseguenza, le fonti risultano differenti e varie ciascuna nel suo genere, in ragione delle diversità dei luoghi, delle caratteristiche delle zone e delle diverse proprietà del terreno.

Di questi fenomeni alcuni ho potuto constatarli io stesso, gli altri li ho trovati trattati in testi greci. Gli autori di questi sono i seguenti: Teofrasto, Timeo, Posidonio, Eresia, Erodono, Aristide, Metrodoro, i quali, con grande attenzione ed infinita cura hanno reso noto con i loro scritti che così sono distribuite le caratteristiche dei luoghi, le proprietà delle acque e, in rapporto al clima, la natura delle zone geografiche. Ed io, seguendo le loro orme, ho annotato con precisione in questo libro quanto ho ritenuto sufficiente circa i vari tipi di acqua, affinché sulla base di queste indicazioni fosse più facile per la gente scegliere le fonti dalle quali poter condurre acque correnti per l’uso nelle città e nei municipi.

Di nessuna cosa, fra tutte, infatti, sembra esserci tanta necessità per l’uso quanta ce n’è dell’acqua, dal momento che tutti gli esseri viventi sia pur privati di frutti del frumento o degli alberi oppure della carne o del pesce, o anche di qualsiasi nutrimento del genere, potranno mantenersi in vita utilizzando altre sostanze alimentari, ma senza acqua né un organismo vivente né alcuna proprietà alimentare può nascere o mantenersi o essere in attività . È per questo che con grande cura e zelo bisogna cercare e scegliere le fonti, avendo come fine la salute dell’umanità. Bisogna poi provvedere a saggiare le fonti sottoponendole a prova nel modo seguente. Se scorreranno all’aperto, prima di dare inizio alla loro conduzione si osservi e si faccia attenzione alla conformazione corporea delle persone che abitano nei pressi di tali fonti. Se avranno un fisico robusto, un colorito florido, le gambe senza difetti, gli occhi privi di infiammazioni, quelle avranno superato egregiamente la prova. Ugualmente, se in seguito ad uno scavo si ha una fonte nuova, e quest’acqua, versata in un vaso di Corinto o di altro tipo purché di una buona qualità di bronzo, non lascerà macchie, sarà eccellente. Ed ancora, se quest’acqua sarà fatta bollire a lungo in un recipiente di bronzo, poi lasciata riposare e versata fuori, senza che nel fondo di tale recipiente siano ritrovati sabbia o fango, quest’acqua sarà ugualmente di provata qualità.

Similmente, se dei legumi, dopo essere stati gettati in una pentola con quest’acqua e posti sul fuoco, giungeranno rapidamente a cottura completa, riveleranno che si tratta di un’acqua buona e salubre. Altrettanto, se la stessa acqua di fonte è limpida e trasparente e là dove arriva o scorre non nascono muschi né giunchi, e se tale zona non è inquinata da alcuna impurità, ma ha un aspetto incontaminato, da questi indizi si ricava che tale acqua è fine e salubre al massimo."

Marco Vitruvio Pollione: De architectura
Giulio Einaudi editore, Torino - 2007
traduzione di A. Corso e E. Romano
tomo II, pag. 1134

catalogazione: libreria LG (biblioteca di Paola dei gatti)


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roba da ridere

"La morale del cavaliere, questo in compenso è ben noto, gl'imponeva di correre a briglia sciolta al soccorso delle donne di nobile nascita quando le vedeva in pericolo. Infatti, quando il lamento femminile, che scambia con un'invocazione di aiuto, giunge al suo orecchio, Guglielmo si precipita. Ma la morale del cavaliere gli vietava del pari di obbligare con la forza una donna. Quando si tratta d'amore deve rispettarne la volontà. D'altra parte, anche la Chiesa, dal canto suo, comanda di fare così. Il legame coniugale, che Dio benedice, proclama costantemente, non è forse il frutto dell'adesione del cuore, del mutuo consenso? Il Maresciallo, perfetto cavaliere, di conseguenza si domina: lascia l'amica al suo amico. Tuttavia freme d'indignazione: quest'amico è un monaco. Roba da ridere. In questo momento della sua fiorente giovinezza non è abituato a far gran caso dei monaci. Tuttavia trova rivoltante che ragazze di buona famiglia offrano ai monaci il loro corpo."

Georges Duby: Guglielmo il Maresciallo
Editori Laterza, Bari - 1993
traduzione di Maria Garin
pag. 56

catalogazione: libreria in ingresso
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esportare la democrazia?

"La storia repubblicana d'Italia è la storia di un paese sotto tutela e sotto osservazione costante: un paese per il quale la potenza egemone aveva, costantemente, pronta la soluzione "alternativa" per il caso che l'elettorato desse risposte 'inaccettabili'.

La grande prova fu il 18 aprile 1948. In epoca senza sondaggi le previsioni sul voto erano assai ardue. Gli Usa si attrezzarono anche per l'eventualità che il 'Fronte democratico-popolare' vincesse. Il documento reso noto nel novembre 1994 (documenti Cia resi accessibili agli studiosi dalla prima amministrazione Clinton), datato 5 marzo 1948, intitolato "Conseguenze dell'ingresso al potere dei comunisti in Italia con mezzi legali", prevede l'intervento immediato degli Stati Uniti, dapprima attraverso la secessione della Sardegna e della Sicilia, quindi con la guerriglia, sostenuta dagli Americani che non dovrebbero però apparire in prima persona. L'altra alternativa presa in considerazione... è quella di 'falsificare il risultato del voto'".


Luciano Canfora: La democrazia: storia di una ideologia
Editori Laterza, Bari - 2004
pag. 280

catalogazione: C S2 P2

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giovedì 12 giugno 2008

piacevoli fatiche

"Due sono le funzioni principali della vita: la nutrizione e la propagazione della specie; a coloro quindi che, rivolgendo la mente a questi due bisogni dell'esistenza, li studiano e suggeriscono norme onde vengano sodisfatti nel miglior modo possibile, per render meno triste la vita stessa, e per giovare all'umanità, sia lecito sperare che questa umanità, pur se non apprezza le loro fatiche, sia almeno prodiga di un benigno compatimento."



Pellegrino Artusi: La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Garzanti editore, Milano - 1970
prefazione alla terza edizione

catalogazione: Anticucina

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l'imprevedibile

"Fino a tutto il Medioevo occidentale - diciamo sino alla fine del xiv secolo - nelle zone del pianeta che avevano assorbito le conseguenze della rivoluzione agricola la situazione non conosce (come si diceva) grandi mutamenti, nonostante già da tempo si moltiplicassero in Europa importanti segnali di svolta - e la bilancia si mantiene in sostanziale parità. Ancora alla fine dell'impero romano, la differenza fra 'barbari' e 'civilizzati' non fa riferimento a diversità sostanziali negli incrementi tecnici: sin molto dopo l'anno Mille non ci sarebbe stato nessun effettivo squilibrio, da questo punto di vista, fra le grandi culture del pianeta. E quando, ai primi viaggiatori arabi che la percorrevano, sarebbe stata l'Europa ad apparire 'barbara', essi, nel formulare i loro giudizi, non pensavano in particolare a un dislivello strettamente riferibile alla tecnologia.

Ancora qualche secolo e sarebbe accaduto nuovamente l'imprevedibile."


Aldo Schiavone: Storia e destino
Giulio Einaudi editore, Torino - 2007

pag. 48

catalogazione: libreria dello studio di Guglielmo (secondo ripiano appoggiato sugli altri libri)

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severità pagana

"Non tenendo nessun conto delle leggi di natura [Costantino] fece uccidere il figlio Crispo, che aveva innalzato alla dignità di Cesare e che era caduto in sospetto di intrattenere rapporti con la matrigna Fausta. Ma poiché Elena, la madre di Costantino, aveva disapprovato una simile violenza e giudicava intollerabile la morte del giovane, come per consolarla, Costantino rimediò a questo male con uno più grande. Diede ordine di scaldare oltre misura un bagno, vi immerse Fausta e la tirò fuori cadavere.
Consapevole di quanto aveva fatto e di non rispettare inoltre i giuramenti, si recò dai sacerdoti a chiedere sacrifici che ne espiassero le colpe. Poiché costoro gli dissero che nessun tipo di espiazione poteva purificarlo da simili empietà, allora un Egizio, giunto a Roma dall'Iberia e divenuto intimo delle donne di corte, incontratosi con Costantino, affermò che il credo dei cristiani cancellava ogni colpa e comportava questa promessa: che gli empi, una volta cambiata fede, fossero liberati immediatamente da ogni peccato."

Augusto Fraschetti: La conversione - da Roma pagana a Roma cristiana
Laterza editore, Bari - 1999
pag. 88

catalogazione: S tournante

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mercoledì 11 giugno 2008

chiaretto del 1792

"Il rumore della mannaia precipitò dal cielo. Un cielo blu che non attendeva altro, per crepitare. Il colpo percosse le assi del patibolo. Pieno centro. L'onda si propagò come una tela di ragno sopra il cranio di Edmond e di Rouquin. Aspettavano lì, nascosti perpendicolari alla ghigliottina. Il temporale bubbolava da lontano. Edmond drizzò le orecchie per cogliere al volo il raschio del cesto. Il rumore di un topo che filava nel buco. Una testa stava per cadere nel paniere. Un'altra testa d'un altro aristocratico...Edmond guardò il sangue gocciolare pigramente sopra di lui. Faceva degli splat opachi nella segatura ai suoi piedi. Un sangue spesso, quasi vischioso. Ne aveva visti colare di tutti i tipi, come fossero marmellate: da quella uguale al mosto appiccicoso all'altra, colorata d'un chiaretto ancora vivo."

Daniel Picouly: La testa del negro
Giulio Perrone Editore, Roma - 2007
traduzione dal francese di Giampaolo Vincenzi
pag. 5

catalogazione: C S3 P4

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martedì 10 giugno 2008

la percezione del rischio

"La percezione del rischio varia notevolmente da persona a persona. Alcuni prevedono pericoli che altri ignorano completamente. Comunicando con gli altri — membri del project team, persone delle unità operative o dello staff aziendale, clienti e fornitori — potreste raccogliere alcune informazioni sorprendenti."

Harvard Business Essentials: Gestire progetti grandi e piccoli
Etas Lab, Milano - 2004

traduzione dall'inglese di Andrea Presbitero

pag. 108

catalogazione: libreria vicino al computer

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Sonnet XLlll pour Hélène

"Quand vous serez bien vieille, au soir à la chandelle,
Assise auprès du feu, dévidant et filant,
Direz chantant mes vers, en vous émerveillant:
-Ronsard me célébrait du temps que j’étais belle-

Lors vous n’aurez servante oyant telle nouvelle,
Déjà sous le labeur à demi sommeillant,
Qui au bruit de mon nom ne s’aille réveillant
Bénissant votre nom de louange immortelle.

Je serai sous la terre et fantôme sans os
Par les ombres myrteux je prendrai mon repos,
Vous serez au foyer une vieille accroupie,

Regrettant mon amour et votre fier dédain.
Vivez, si m’en croyez, n’attendez à demain:
Cueillez dès aujourd’hui les roses de la vie."


Pierre de Ronsard: Les Amours
Gallimard, Paris - 2000
pag. 336

catalogazione: una delle librerie di Paola dei gatti


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paesaggio

"Adesso i lumi dei pescherecci erano fissi come pedine di una scacchiera sull'orizzonte, inesistente eppure nitido come lo schiocco dei mobili di un tempo nell'insonnia di oggi. Il vento si era ammutolito di colpo e si sentiva l'odore dei peschi e degli aranci di Tavira che imbalsamavano l'aria. In direzione opposta alla costa si notavano l'acquedotto, gli alberi, le case e il profilo tondeggiante delle colline, ma anche i ruderi del lebbrosario sul cucuzzolo di un colle e un campo di fichi selvatici che si protendevano fino alla spiaggia, gonfi di varici, verso il mare."

Antònio Lobo Antunes: Trattato delle passioni dell'anima
Feltrinelli, Milano - 1998
traduzione dal portoghese di Rita Desti
pag. 210

catalogazione: C S2 P5

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lunedì 9 giugno 2008

sensibilità verso i corpi altrui

"Il est particulièrement important pour les débutants de commencer par développer leur sensibilité pour le corps d'autrui. Chaque corps est différent, ce qui veut dire qu'un massage ne ressemble jamais à un autre. Le masseur doit donc s'adapter à nouveau à chacun de ses patients. Des exercices appliqués aisément à un personne, en particulier les exercices d'extensions et d'étirement, doivent être effectués avec bien plus de précaution et de douceur chez une personne moins flexible. Alors que l'un crie de douleur à la moindre pression du pouce, l'autre ne ressent pratiquement rien lors d'une pressione de la même inténsité. Dans ce domaine, celui qui masse doit développer une grande intuition. La pression exercée doit être en général à la limite de l'encore agréable, tout en étant pas trop douce. Le massage thaï est un massage dur, mais il ne doit pas pour autant se transformer en 'torture'."

Asokananda (Harald Brust): L'art du massage thaï traditionnel
Editions Duang Kamol, Bangkok - 1991
pagg. 10-11

catalogazione: libreria di fronte al divano

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la poesia perde le foglie ed i fiori

"Lo stesso avviene nelle traduzioni (segnatamente delle poesie) da una lingua in un'altra.
Ricordiamo ciò che Dante diceva nel Convivio:" E però sappia ciascuno, che nulla cosa per legame musaico armonizzata si può dalla sua loquela in altra trasmutare, senza rompere tutta la sua dolcezza e armonia."
È come trapiantare un albero generato da un altro terreno, fiorito sotto altro clima, in un terreno che non è più il suo: sotto il nuovo clima perderà il suo verde e i suoi fiori; per il verde, per le foglie intendiamo le parole native e per i fiori quelle grazie particolari della lingua, quell'armonia essenziale di essa, inimitabili."


Luigi Pirandello: Arte e scienza
Mondadori, Milano - 1994
pag. 102



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domenica 8 giugno 2008

GPS

"Scientists have long wondered how migrating birds find their way, frequently at night, across vast geographical spaces to their ultimate destinations. The mystery is deepened by the uncanny accuracy with which many species are able to relocate specific breeding or wintering sites, year after year. Ornithologists know from more than 50 years of study and experimentation that migrating birds rely on various senses and behaviors to guide them. It appears that no single process or mechanism can account for all of the behaviors we see. Rather, the migratory guidance system of birds is built from a complex array of subsystems."

D. A. Sibley, C. Elphick, J. B. Dunning Jr.: The Sibley Guide to Bird Life & Behavior
Alfred A. Knopf Publisher, New York - 2002
pag. 63


catalogazione: libreria in camera da letto

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