"A questo tipo d'impostazione e a questo tipo di soluzione ha concorso senza dubbio la circostanza del suo senso dello spettacolo, della sua passione per il teatro, della ipersensibilità per il carattere paradigmatico del vero che il teatro tipicizzava. Egli aderiva fondamentalmente alla revisione aristotelica del problema dell'espressione, proprio perché credeva a una preminenza dell'arte sulle scienze morali: questo come soluzione del problema classico. Se il Lied entra nella Sinfonia, si realizza, paradigmatica, la sintesi tra l'universale e il particolare, nel senso che mentre il Lied presenta la parabola, le cui conclusioni moraliste Mahler sempre persegue, la Sinfonia deve rigeneralizzare la questione nel più alto ambito universale. Non i tratta quindi di un problema di musica pura e di musica sporca; è per lui la soluzione dei destini della musica, anche alla luce dell'esperienza beethoveniana, anche alla luce dell'esperienza wagneriana."
Ugo Duse: Gustav Mahler
Giulio Einaudi editore, Torino - 1973
pag. 177
catalogazione: libreria accanto al divano
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