giovedì 4 dicembre 2008

Mosca è un magico accampamento

Mosca
(per Aleksèj Rèmizov)


Trascinandosi nell'azzurro, le nubi

si fanno più pesanti dall'umido languore.

Betulle avvizzite biancheggiano,

e in basso si stende il fiume.

E la città-miraggio, contornata

in lontananza da un arco specchiante,
come i soli di cento fulgidi vessilli

ha acceso le candele di cento calde cupole.


L'estrema luce dall'ombra verde

scintilla di oro fluido;

e la città divampa e non si strugge,

cullando il suo vermiglio sfolgorío.


Con una folla compatta di torri

si profila come un magico accampamento

fra le radure offuscate di nebbia

e la glauca, sbiadita lontananza.


Come se, sagrestana di meraviglie terrestri,

con tutta una fortezza turrita di esorcismi
difendesse dai contrapposti eserciti

un talismano dei cieli.

(Vjàčeslav Ivànov
)

Angelo Maria Ripellino: Poesia russa del 900
Giangiacomo Feltrinelli editore, Milano - 1960

versioni, saggio introduttivo, profili
bibliografici e note a cura di A.M. Ripellino

pagg. 148-149


catalogazione: una delle librerie in soggiorno

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