"Prima dell'invenzione dei confini e dei nomi, per esempio, se Adamo voleva dire a Eva che la riteneva sciocca come un asino, doveva afferrare Eva, girare finché non avesse trovato un asino, indicare poi l'asino, quindi Eva, saltare su e giù, ragliare e fare delle smorfie stupide. Ora, invece, grazie alla magia delle parole, Adamo avrebbe solo dovuto alzare lo sguardo e dire: «Diamine, cara, sei stupida come un ciuco». Eva, che tra parentesi era molto più saggia di Adamo, di solito teneva la lingua a freno, cioè si rifiutava di contraccambiare con la magia delle parole, perché sapeva in cuor suo che le parole sono un'arma a doppio taglio, e chi di lama ferisce di lama perisce."
Ken Wilber: Oltre i confini - La dimensione transpersonale in psicologia
Cittadella editrice, Assisi - 1985
traduzione di Antonella Ferroni
pag. 33
catalogazione: sulla mia scrivania
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