"Bogačevsky mi esortava spesso a non adottare nessuna delle convenzioni in uso nell'ambiente nel quale vivevo, e neanche quelle di nessun altro ambiente.
Egli diceva:
«Sono le convenzioni di cui siamo imbottiti che costituiscono la morale soggettiva. Ma una vita vera esige la morale oggettiva, che può venire soltanto dalla coscienza.
«La coscienza è la stessa dovunque: qui è come a Pietroburgo, come in America, nella Kamčatka o nelle isole di Salomone. Oggi sei qui, ma domani puoi essere in America. Se hai una vera coscienza, e se ad essa adegui la tua vita, dovunque tu sia, tutto andrà bene.
«Sei ancora molto giovane; non sei ancora neppure entrato nella vita. Pazienza se di te si dice che sei maleducato: poco importa che tu non sappia fare l'inchino, né parlare delle cose come si usa parlarne, purché nell'età adulta, quando comincerai realmente a vivere, tu abbia una vera coscienza, cioè la base stessa di una morale oggettiva."
Georges I. Gurdjieff: Incontri con uomini straordinari
Bompiani, Milano - 1986
traduzione di Gisèle Bartoli
pagg. 112-113
catalogazione: libreria in camera da letto
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