"Dapprima, ripetendo l'errore commesso in gioventù, scrisse di animali che conosceva poco, e le sue favole risonarono di ruggiti e barriti. Poi si fece più umano, se così si può dire, scrivendo degli animali che credeva di conoscere. Così la mosca gli regalò una gran quantità di favole dimostrandosi un animale più utile di quanto si creda. In una di quelle favole ammirava la velocità del dittero, velocità sprecata perché non gli serviva né a raggiungere la preda né a garantire la sua incolumità. Qui faceva la morale a una testuggine. Un'altra favola esaltava la mosca che distruggeva le cose sozze da essa tanto amate. Una terza si meravigliava che la mosca, l'animale più ricco d'occhi, veda tanto imperfettamente. Infine una raccontava di un uomo che, dopo aver schiacciato una mosca noiosa, le gridò: - Ti ho beneficata; ecco che non sei più una mosca. - Con tale sistema era facile di avere ogni giorno la favola pronta col caffè della mattina."
Italo Svevo: Una burla riuscita
Giulio Perrone editore, Roma - 2005
pag. 13
catalogazione: nessuna, appena ricevuto in dono dalla casa editrice Perrone, presente con uno stand alla fiera "Più libri, più liberi"
Ciao Marina, un pò t'invidio, stare tra tanti libri, io mi ci perderei...
RispondiEliminaUn caro saluto ( benvenuta al club degli inca..ati neri).
Questo libro non l'ho ancora letto, ma Svevo è grande (per me).