"Mia madre era un'artritica: le sue mani nervose, dalle nocche e dalle vene rilevate, si andavano deformando; i piedi, che nascondeva pudicamente, erano sempre doloranti. L'avevo sorpresa un giorno, dopo che s'era fatta il bagno, a togliere le callosità da sotto la pianta con una lametta da rasoio; mi aveva colpito la quantità di pelle coriacea che costellava il pavimento e qualche goccia di sangue che vedevo apparire qua e là. 'Sei matta? Potresti provocare un'infezione! Non sai che esistono i pedicure?'
Lei si era adombrata: 'Figurati se faccio vedere i miei piedi a un estraneo! Mi vergognerei!'
Sospirando aveva aggiunto: 'Dai genitori si ereditano sempre i difetti, mai le cose migliori: mio padre aveva piedi e mani bellissimi, ma ho preso quelli della mamma che però aveva una schiena bella diritta e naturalmente ho ereditato l'unico difetto di mio padre, la schiene curva. Mah!'".
Carla Cerati: La cattiva figlia
Frassinelli, Milano - 1996
pag. 54













