domenica 1 febbraio 2009

uno spirito critico meno autocompiaciuto

"Non se ne può più. Dei delitti efferati e di stragi, di vicende politiche di cui vergognarsi, di antisemitismo e razzismo. Ma non se ne può più anche del discorso che 'non se ne può più' e che 'tutto va male'. Ci sono anche tracce di qualcosa che è friendly, o che promette un vivere un poco più friendly, o che mostra che si potrebbe - se certe cose cambiassero - cavarsela in modi più friendly.

Ci vogliono gli onesti. Anche di questo non se ne può più: non degli onesti, ovviamente, né di chi chiede giustizia, ma di questo discorso. La morale, l'indignazione, il giusto apprezzamento per le virtù pubbliche e private non possono surrogare il tentativo di capire quel che succede - né di costruire modi di vita sociale un poco friendly.

Non ci si può fidare di niente e di nessuno. È vero, anche della dimensione friendly non ci si può fidare a occhi chiusi: se enorme è la fame di attenzione personale, non mancheranno servizi, prodotti, messaggi 'personalizzati' - equivoci, interessati, e anche apertamente fasulli.

Ma anche di questo discorso non se ne può più. Cominciamo a riconoscere che i tentativi di manipolazione, le false promesse sono risposte a domande forti. E proviamo a mettere in azione uno spirito critico meno autocompiaciuto e, in fondo, meno rinunciatario: strappiamola qualche promessa di friendliness, ed esigiamo che venga mantenuta."

Friendly / 93 - Almanacco della società italiana
progetto a cura di Laura Balbo
edizioni Anabasi, Milano - 1993
pag. 9

catalogazione: una delle librerie in soggiorno
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